Carrara - Iniziano a emergere alcuni dettagli sulla nuova indagine aperta sulla strada dei marmi. La notizia -riportata questa mattina da un quotidiano locale – parla di un'inchiesta aperta nel 2002 dalla Procura regionale della Corte dei Conti in merito alle procedure di progettazione e realizzazione dell'opera e ai suoi costi. Poche le informazioni che emergono sui dettagli dell'inchiesta, rigorosamente coperta da segreto istruttorio. 

Il Coordinamento dei comitati per la difesa del territorio - il gruppo di cittadini che da tempo si oppone alla realizzazione della strada secondo il progetto Tecnital approvato dall'amministrazione carrarese -   conferma di aver presentato nel marzo del 2004 un esposto dove si segnalavano problemi relativi a finanziamenti spesi male, alle penali del contratto e una serie di incongruenze nelle procedure. Il documento, dicono ancora dal Cooridamento , è stato inoltrato all'attenzione della Procura, della Guardia di Finanza e alla Corte dei Conti: da questa iniziativa quindi potrebbe aver attinto elementi l'indagine del procuratore Nicola Bontempo, di cui solo oggi si è scoperta l'esistenza e nell'ambito della quale, ha confermato Giovanni Giromella, portavoce del Coordinamento, sono state ascoltate le testimonianze di alcune persone che partecipano all'attività dei comitati “anti-svincolo”.

Oltre alla nuova inchiesta, sono partiti anche i ricorsi dei cittadini al tribunale del Tar Toscana contro gli espropri: si tratta di un'azione che riguarda due terreni piuttosto ampi situati nella zona “Corvenale” proprio sul tracciato dove dovrebbe sorgere la tanto contestata “pancia”.
Si riapre così il capitolo via dei marmi: le autorità competenti porteranno avanti nelle prossime settimane i due procedimenti aperti sulla vicenda. In attesa dell'esito delle inchieste, i lavori alla costruzione dell'opera procedono secondo i piani previsti dall'amministrazione.