Come se il clima in Toscana non fosse sufficientemente caldo dopo i risultati delle recenti elezioni regionali che hanno visto la schiacciante vittoria del centro sinistra, arriva oggi una nuova polemica a scaldare ulteriormente gli animi. A due giorni dalla sua rielezione il presidente Claudio Martini si è infatti visto recapitare una lettera in cui il consigliere di An Maurizio Bianconi annuncia che gli esponenti del suo partito non parteciperanno alla celebrazione della Festa della Liberazione, il 25 aprile. «Chi, come Martini, ha taciuto sull'autentica apposta dai Ds alle firme false di una lista che nega persino l'Olocausto non può celebrare una ricorrenza di tale fondante significato», ha scritto Bianconi, con un'esplicita allusione al recente caso-Mussolini .
Immediata la reazione del centro-sinistra che ha preso posizione attraverso le dichiarazioni del segretario dei Democratici di Sinistra toscani, Marco Filippeschi “Se vogliono dare un segnale positivo e distinguersi sul serio dalla Mussolini, senza dare il senso di rincorrerla con iniziative nostalgiche, possono fare una cosa utile – ha detto Filippeschi - si uniscano a noi e alle associazioni partigiane nella battaglia contro l'indecente proposta di legge Pellicini, che An ha presentato in Senato. Lo facciano e il 25 aprile vadano a Sant'Anna di Stazzema a chiedere scusa».
A meno di 20 dalla ricorrenza della liberazione, quando ormai tutta la Toscana è pronta a celebrare l'importante anniversario, i due poli sembrano più che mai lontani. Fabio Evangelisti, Assessore alla Cultura della provincia di Massa-Carrara - impegnato proprio in questi giorni nella rifinitura dell'organizzazione degli eventi che si terranno a livello locale – ha commentato ai microfoni di Contatto Radio la notizia “ È un brutto segnale, probabilmente un riflesso condizionato della sconfitta elettorale alle elezioni regionali di domenica scorsa”.
Da Roma, anche l'intervento dell'onorevole ds Gloria Buffo, eletta nel collegio Carrara- Lunigiana “L’ iniziativa di An alla regione Toscana è solo una conferma: quelli che disfano la nostra Costituzione sono gli stessi che vogliono riscrivere la storia italiana cancellando la tragedia del fascismo e della guerra ed equiparando i repubblichini ai partigiani” ha detto la Buffo aggiungendo che “Per non finanziare e celebrare il 25 Aprile (...) hanno persino voluto una legge per far coincidere il giorno della libertà con il 9 novembre, data della caduta del muro di Berlino. Si sono dimenticati che lo stesso giorno del 1926 nel nostro paese il fascismo promulgò le leggi speciali che sancirono la fine delle libertà"