Carrara - In questi ultimi giorni è tornato a farsi sentire con forza il "Comitato per la vita" in località Stadio a Carrara, che  per mesi si è battuto contro l'installazione nella zona di ben 27 antenne per la telefonia mobile. I cittadini accusano l'amministrazione comunale di aver consentito l'installazione di tali impianti favorendo le relative compagnie telefoniche a discapito della salute dei residenti. Oltre a questo il Comitato sottolinea che, ha fianco dei problemi medici e delle gravi patologie che scientificamente sono associabili all'esposizione costante alle o­nde elettromagnetiche, esistono certamente pesanti conseguenze anche sul piano economico, visto che i beni immobili presenti in quella zona verranno svalutati proprio  a causa della presenza di tali impianti. In rappresentanza dei cittadini, la portavoce Paola Bedini ha inoltre ricordato che, durante il confronto con il Comune e  grazie all'aiuto di un perito specializzato, sono state presentate soluzioni alternative, tra l'altro il linea con il Piano delle Antenne di Massa: la Bedini ricorda anche le promesse fatte dal Vicesindaco di Carrara in merito alle Centraline di Monitoraggio che avrebbero dovute essere installate per controllare i livelli di inquinamento da elettrosmog. Dal Comitato rimarcano però che i livelli prescritti dalla Legge voluta dal Maurizio Gasparri sono troppo alti e non rispettano il limite minimo per non andare incontro a problemi di salute. Se non piacciono le norme volute dal centrodestra su questa materia, secondo i cittadini la responsabilità della cattiva gestione della vicenda è tutta a carico dell'amministrazione locale. Sarebbe quindi in qualche modo bipartisan l'invito che il Comitato ha rivolto alla cittadinanza, in cui si chiede di ricordare, in sede di voto alle prossime regionali, tutti i problemi affrontati dai cittadini della località Stadio a Carrara a causa della connivenza tra Istituzioni e compagnie telefoniche.