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  Ancora 24 mesi di arresti domiciliari per Ovidio Bompressi
La sentenza del tribunale di Genova ha stabilito che ad oggi le condizioni psico-fisiche di Bompressi non gli consentono di scontare la detenzione in carcere
Genova - Il tribunale di sorveglianza di Genova ha disposto stamani per Ovidio Bompressi il differimento per due anni dell'esecuzione della pena, concedendogli così il prolungamento degli  arresti domiciliari.
«Bompressi aveva già avuto sospensioni dell'esecuzione della pena. Ogni volta che torna in carcere è colpito da un crisi depressiva, che lo porta al rifiuto totale del cibo. L'ultima volta nel 2002, è arrivato a rischio di morte, dopo avere perso 14 kg in 13 giorni. Anche questa volta abbiamo giudicato la detenzione in carcere incompatibile con il suo stato di salute psico-fisico».

Con queste  dichiarazioni il presidente del Tribunale di sorveglianza di Genova, Lino Monteverde, ha motivato la sentenza specificando che «diverse perizie... hanno appurato che non si tratta nè di una manovra strumentale nè di un normale fenomeno fisiologico. Può darsi che questo periodo prolungato di permanenza a casa gli consenta di riequilibrare l'organismo e di essere in condizione di scontare la pena. Ora non è in grado». 

Bompressi – lo ricordiamo - fu rinchiuso in carcere a Pisa il 24 gennaio del 1997, dopo la sentenza definitiva della Cassazione che lo condannava a 19 anni, 9 mesi e otto giorni di carcere per l' omicidio del commissario Calabresi compiuto a Milano: oggi è in attesa dell'accoglimento della domanda di grazia, che ha firmato.

Secondo l'avvocato Felice Besostri, legale di Ovidio Bompressi - che ha accolto con soddisfazione la decisione del Tribunale di Genova -   «la situazione di Ovidio Bompressi e di Adriano Sofri deve trovare una soluzione definitiva nell'ambito dei poteri di grazia del Capo dello Stato.» Al riguardo si deve infatti ancora concludere la disputa tra il Quirinale, che ha espresso la sua disponibilità a concedere la grazia e il Ministro della Giustizia Roberto Castelli , che invece non sembra intenzionato a controfirmare.


Ultimo aggiornamento ore 19:18 del 30.03.05 | redazione
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