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Sindacati uniti sulla vertenza difesa
Dopo dieci anni, le esigenze dell'arsenale e delle industrie spezzine spingono Cgil, Cisl e Uil a riunirsi in un direttivo unitario
La Spezia -
Erano anni che alla Spezia non si riuniva un direttivo unitario dei Sindacati Confederali: l'occasione è stata però data questa volta dall'urgenza di risposte sulla vertenza difesa. Dalla ristrutturazione dell'arsenale militare alla necessità di stanziamento dei fondi per le Fregate europee multimissione, fino all'esigenza di chiarezza sul piano industriale di tutte le aziende che nel capoluogo ligure operano anche in stretto contatto con la Marina italiana, Cgil Cisl e Uil hanno discusso e ritrovato unità partendo dalla consapevolezza che attualmente alla Spezia i livelli occupazionali non possono prescindere dallo storico legame con gli apparati militari. Vista l'ampiezza del tema trattato, al direttivo unitario erano presenti, oltre ai responsabili di Fim, Fiom e Uilm, i Segretari provinciali dei Sindacati. Tra loro Giovanni Pampana della Uil. Ha espresso ai nostri microfoni la sua soddisfazioni per il ritorno d'unità tra i Sindacati, auspicando una risposta celere dal governo al documento uscito dall'incontro di venerdì scorso. In tutto i fondi statali che verranno stanziati per gli arsenali sono di 150 milioni di euro e ovviamente l'obiettivo dei Sindacati alla Spezia è quello di accrescere nei prossimi mesi e anni il prestigio della base spezzina anche ottenendo una buona quota dei finanziamenti. Sulla questione legata alla costruzione delle 10 Fremm al Muggiano della Spezia e a Riva Trigoso, invece, per il momento non si hanno ancora notizie sul decreto ad hoc che dovrebbe finalmente scongiurare il rischio di gravi problemi per migliaia di lavoratori liguri tra Fincantieri e aziende dell'indotto. |
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Ultimo aggiornamento ore
19:50 del 21.03.05 | redazione
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