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Wwf sul Dragaggio al Ravano: procedura incomprensibile
Si moltiplicano le proteste dal fronte ambientalista spezzino. Bucchioni: metterò io la firma sul decreto attuativo
La Spezia -
Continuano alla Spezia le reazioni delle associazioni e dei comitati ambientalisti alla decisione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici di Roma che ha autorizzato la partenza dei lavori di dragaggio nel molo Ravano del porto cittadino. Dopo le dure parole, ieri ai nostri microfoni, pronunciate dal Presidente del Circolo Nuova Ecologia Paolo varrella, oggi si fa sentire anche Wwf La Spezia: “In merito al dragaggio del molo Ravano finalizzato ad aumentare la profondità dei fondali in funzione dell’attracco delle navi porta containers, risulta incomprensibile l’attuazione di una procedura separata rispetto a quella stabilità dalle Conferenze dei Servizi presso il Ministero dell’Ambiente, tese a sancire l’obbligatorietà di preliminari operazioni di bonifica in relazione ai vari interventi nell’area compresa nel sito di interesse nazionale di Pitelli. Esulando da considerazioni di legittimità giuridica, degne di ulteriori approfondimenti, appare evidente il tentativo di attuare una “scorciatoia” eludendo il percorso virtuoso intrapreso dal Ministero con l’assenso e la collaborazione di Enti Locali ed Associazioni”. Questo il contenuto del comunicato giunto alla nostra redazione da Diego Gasparro, delegato dal WWF Liguria per il Settore Porto-Golfo-Bonifiche della Spezia.Ricordiamo che l’operazione di dragaggio del molo Ravano prevede un accrescimento da 13 a 14 metri della profondità, che comporterà l’asportazione dai fondali marini di circa 140 mila metri cubi di materiale, per un costo complessivo di 13 milioni di euro. Anche Legambiente Liguria riprende le dure critiche del responsabile spezzino varrella: “Perchè tale progetto non figurava tra gli argomenti all’ordine del giorno della conferenza dei servizi di martedì?”, domandano dalla sede genovese dell'associazione, “Ancora una volta l’Autorità portuale cerca l’ennesima scappatoia ignorando la città e i cittadini”concludono da Legambiente. Intanto, negli ultimi giorni del suo mandato, il presidente della Port Authority spezzina ha annunciato che potrebbe essere lui a mettere la firma sul decreto per l'autorizzazione al dragaggio. “Tutto dipende da quando sarà notificato ai nostri uffici il provvedimento del Consiglio superiore dei lavori pubblici”, ha fatto sapere Giorgio Bucchioni, “E’ questione di giorni. Se l’insediamento del nuovo presidente Cirillo Orlani dovesse ritardare, metterò io la firma”. Il presidente dell'Autorità Portuale si riferisce con queste parole ad un'altra notizia che arriva dalla capitale. Da Roma, infatti, viene al momento congelata, dalla Commissione Trasporti della Camera, la nomina di Cirillo Orlandi alla guida dell’Autorità Portuale spezzina. Orlandi lunedì prossimo si sarebbe dovuto insediare ufficialmente nella sede di via del Molo. Lo stop è dovuto al mancato parere consultivo da parte del centro sinistra, che blocca di fatto la nomina da parte del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Lunardi. La decisione è stata quindi rinviata a dopo le elezioni. Ricordiamo che la nomina di Orlandi ha già ottenuto il via libera dalla commissione Trasporti del Senato. |
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Ultimo aggiornamento ore
20:58 del 18.03.05 | redazione
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