Massa-Carrara - Oltre allo sciopero dei dipendenti degli enti pubblici oggi in provincia di Massa Carrara si è tenuta anche un'altra iniziativa di protesta: i lavoratori del settore marmo hanno infatti incrociato le braccia per otto ore, per chiedere la ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo. Lo sciopero di oggi è di fatto il punto più alto di una serie di mobilitazioni messe in campo dai sindacati confederali per sensibilizzare gli Industriali della provincia di Massa Carrara, dopo  l'interruzione del dialogo avvenuta ormai più di due settimane fa: a far rompere il tavolo, un passaggio apparentemente secondario legato alla questione mensa.
“C'è stata un'adesione come non succedeva da anni. La soddisfazione è enorme” con queste parole i confederali hanno festeggiato il risultato dello stop di oggi, che ha coinvolto sia il lavoratori del monte che quelli del piano. Alle 5.30 in località la Fabbrica si è formata una lunga fila di camion che – invece di partire regolarmente per i viaggi alle cave – si sono uniti alla protesta indetta dai sindacati. “C'è stato un grande senso di responsabilità, anche tra gli autotrasportatori. Siamo riusciti a raggiungere quest'obbiettivo grazie anche all'opera di sensibilizzazione di Cna e Confartigianato” hanno detto i segretari di Fillea, Filca e Feneal. Alle 6, una trentina di persone si sono ritrovate a Carrara nei pressi del Ponte di Ferro, dove hanno formato un presidio per fermare il trasporto di scaglie e granulati: il blocco è continuato fino alle 12.30 anche se , nel corso della mattinata, i tentativi dei camionisti di passare sono andati via via diminuendo. Stop completo quindi per cave e trasporto: per quanto riguarda il piano sono stati organizzati picchetti nelle aziende più rappresentative (Campolonghi, Marmi Carrara, Emeri) e in alcune ditte si è registrata anche l'adesione di qualche impiegato. Ma la giornata non si è conclusa così: alle 17.30 si è aperta una riunione degli imprenditori presso si Assindustria di Massa-Carrara e i sindacati hanno organizzato un presidio composto da una quindicina di persone.