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Dragaggio al Ravano: insorgono gli ambientalisti
Sulla decisione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Legambiente accusa la Port Authority di giocare sporco. L'Assessore Cozzani: potrebbe non essere un intervento di puro dragaggio
La Spezia -
Non si spengono in questi giorni alla Spezia i riflettori sull'evoluzione della vicenda legata alla bonifica e ai dragaggi. Proprio in quest'ordine la nostra redazione ha parlato negli ultimi mesi delle priorità per lo stato di salute del Golfo della Spezia: in varie occasioni, dalla sentenza del Tar Liguria fino alla Conferenza dei Servizi di questa settimana, abbiamo quindi parlato in primo luogo degli interventi di bonifica necessari nel Golfo e in seconda battuta della ventilata possibilità di realizzare alcuni interventi di dragaggio parziale. Da Roma è arrivata però la notizia di una decisione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che autorizzerebbe la partenza dei lavori di dragaggio per il molo Ravano, dove operano il La Spezia Container Terminal e la Terrestre Marittima. Il progetto era stato avviato dall'Autorità portuale spezzina nel 2002 ed è proprio contro questo organo che oggi torna a sollevarsi la voce di Legambiente. Paolo Varrella, presidente del Circolo Nuova Ecologia della Spezia, ha accusato ai nostri microfoni l'Authority di aver nuovamente cercato di aggirare la sancita priorità della Bonifica generale, affidandosi all'indipendenza dei due organi di governo in causa, ovvero Conferenza dei Servizi e Consiglio Superiore dei Lavori pubblici. L'associazione ambientalista non ha escluso il ricorso a dure contromisure nei confronti della nuova delibera, anche se per il momento ha mantenuto un'assoluto riserbo sull'argomento. Le amministrazioni locali, dal canto loro, non possono celare un certo imbarazzo per la spregiudicatezza dell'operato della Port Authority guidata da Giorgio Bucchioni: l'Assessore comunale all'ambiente Renzo Cozzani, oltre a sottolineare l'indipendenza formale delle decisioni arrivate da Roma in questi ultimi tre giorni, ha affermato che il dragaggio del molo Ravano potrebbe prevedere una sorta di bonifica incorporata anche se, ovviamente, l'amministratore spezzino non ha in questo momento elementi per affermare con certezza quella che per ora rimane un'ipotesi. Ai microfoni della redazione di Contattoradio, Cozzani è poi tornato sulla spinosa questione dei fondi per la bonifica, ribadendo la necessità di un' forte impegno da parte del Ministero. A chi sostiene, come l'Assessore regionale Luigi Morgillo, che il Golfo non avrebbe dovuto rientrare nei siti per la bonifica a livello nazionale a causa della non dipendenza, tutta ancora da dimostrare, dell'inquinamento del mare rispetto al caso Pitelli, Cozzani risponde con durezza, affermando l'inconsistenza di tali valutazioni, visto che è stato ampiamente dimostrato il pesante malessere ambientale del Golfo dei Poeti e l'inserimento nei programmi nazionali di intervento può solamente aiutare a trovare i 600 milioni di euro necessari a sanare le acque e i fondali intorno al capoluogo ligure. |
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Ultimo aggiornamento ore
21:19 del 17.03.05 | redazione
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