Massa-Carrara - La giornata decisiva per conoscere le iniziative di mobilitazione dei sindacati confederali sarà giovedì: dopodomani si terrà infatti un direttivo unitario con un confronto allargato sulla forma di protesta da mettere in atto. Dopo la rottura delle trattative infatti, l'associazione industriali non si è fatta più sentire e il contratto integrativo dei lavoratori del marmo è rimasto chiuso in un cassetto.

Oggi i segretari di Fillea, Filca e Feneal hanno incontrato i lavoratori della Campolonghi, l'azienda al centro delle mobilitazioni di questi giorni: dopo che i dipendenti della ditta di Montignoso hanno fatto – da soli – circa 18 ore di sciopero, i segretari di categoria si sono sentiti in dovere di dare loro un aggiornamento più approfondito sulla trattativa con gli industriali, che resta – come detto -assolutamente bloccata nonostante le iniziative della scorsa settimana.

Con il ritorno del  bel tempo, intanto è ripreso il lavoro in cava: un fattore che potrebbe spostare le proteste dei confederali al monte e che permette ai Cobas di riprendere i loro referendum tra i lavoratori. Come ha spiegato infatti Giovanni Pedrazzi dei Cobas del Marmo, la prossima settimana si terrà la consultazione nel canale di Fantiscritti, il bacino rimasto escluso dai precedenti sondaggi proprio a causa del maltempo. I sindacati di base, prima di muoversi,  aspettano quindi di raccogliere le opinioni di tutti i lavoratori in merito al contratto integrativo: “le mobilitazioni – ha detto ancora Pedrazzi – potrebbero arrivare dopo Pasqua”. Alla domanda su un'eventuale iniziativa al fianco dei confederali,  il rappresentante dei Cobas ha aggiunto “se ce lo chiederanno ci uniremo alla loro protesta, come del resto abbiamo sempre fatto.”