Massa -  Si avvicina la scadenza del ciclo di Cassa Integrazione per i lavoratori della Evam, la ditta che raccoglie, imbottiglia e commercializza le acque minerali delle fonti situate sulla montagna massese. Il periodo di crisi si era aperto a metà gennaio con la chiusura della linea dell'imbottigliamento con vetro a rendere, resasi necessaria a causa di alcuni problemi in una delle sorgenti sulla montagna massese. Da lì la decisione, concordata tra sindacati e azienda, di aprire un periodo di cassa integrazione a rotazione tra i 26 dipendenti che attualmente compongono l'organico: il ciclo si concluderà con la fine del mese di marzo e per quel periodo la dirigenza si è impegnata a trovare altre sorgenti e riavviare la produzione. La Evam, lo ricordiamo, è una società controllata dal comune di Massa nata – tra l'altro - per contribuire al rilancio economico dei paesi a monte e legarsi all'attività delle terme di San Carlo, in un interessante serie di attività che avrebbero potuto rafforzare la proposta turistica del comprensorio. Il recente periodo di crisi che sta affrontando la Evam ha però cambiato le prospettive dell'azienda, facendo aprire all'orizzonte l'ipotesi privatizzazione.