Val di Magra - Torniamo a parlare del caso amianto in Val di Magra: in attesa dei risultati delle analisi richieste dai cittadini e dalle amministrazioni locali, abbiamo chiesto un parere al dottor Francesco Maddalo, direttore dell'ufficio di igiene e sanità pubblica della Spezia. “Allo staro attuale, in base alle analisi condotte dell'Arpal, non esiste nessun tipo di rischio. Le quantità di fibre di amianto rilevate, disperse nell'aria o nell'acqua non hanno dato risultati degni di nota e preoccupazione. Quindi allo stato attuale noi siamo in grado di dire che non c'è nessun tipo di rischio”

Rassicuranti quindi le dichiarazioni del Dottor Maddalo, nonostante ormai dallo scorso 28 febbraio circolino con insistenza indiscrezioni sui risultati delle analisi condotte al luglio in Val di Magra, voci che parlano di 60 mila metri cubi di fanghi all'amianto tombati all'interno del territorio del Parco naturale. All'uscita della notizia, Emanuele Fresco, sindaco del comune di Lerici, aveva così commentato ai nostri microfoni “... la prima analisi ha dato risultati di questa natura” , confermando in parte le voci.

Oggi abbiamo sentito nuovamente il primo cittadino di Lerici, che ci  ha detto di essere ancora in attesa dei dati sui rilevamenti, nonostante le diverse azioni sollecitate dalla stessa amministrazione per fare chiarezza sul caso. “Noi abbiamo chiesto alle autorità competenti delle analisi e delle relazioni specifiche, perché la tranquillità deve esserci per tutti. Il fatto che non ci siano rischi, deve emergere da una reale situazione di non-rischio”.


Diverse quindi le opinioni sullo stato di salute della val di Magra: per avere un quadro completo della situazione sarà necessario attendere l'esito di tutte le analisi in corso nella zona, da quelle ordinate dal Tribunale della Spezia, a quelle richieste dalle amministrazioni e dai comitati cittadini locali.