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Marmo: blocco alle cave, stop ai granulati o sciopero generale?
Queste le possibili iniziative che lanceranno i confederali la prossima settimana, nel caso gli industriali non dovessero convocare un nuovo incontro. I Cobas rimangono sulle loro posizioni. Forse la mediazione dei sindaci di Massa, Carrara e Montignoso
Massa-Carrara -
Tutto fermo oggi e domani per quanto riguarda la vertenza del settore lapideo, dopo il successo della manifestazione di Fillea, Filca e Feneal che ieri aveva portato davanti alla Campolonghi di Montignoso almeno 150 lavoratori.
L'iniziativa aveva visto l'intervento del sindaco di Montignoso Federico Binaglia, che dopo aver parlato con lavoratori, sindacati e dirigenti, si era proposto di fare da tramite – assieme ai suoi omologhi di Massa e Carrara – per la ripresa delle trattative. L'occasione si è presentata proprio oggi: mentre vi scriviamo presso la sede del comune di Carrara, si sta tenendo una riunione – già fissata da tempo e dedicata ad altri temi – tra Giulio Conti, Fabrizio Neri, e appunto Binaglia. Il sindaco di Montignoso ha sottolineato - in una breve dichiarazione rilasciata proprio pochi istanti prima dell'avvio dell'incontro - la volontà di cogliere proprio l'opportunità di oggi per aggiungere anche il caso-lapideo, all'agenda della giornata.
E sempre oggi è arrivato un nuovo intervento da parte dei Cobas del marmo che – polemicamente e con orgoglio - ribadiscono la loro posizione assolutamente differente rispetto ai confederali.
E proprio Fillea, Filca e Feneal hanno deciso di concedersi due giorni di calma con un duplice obbiettivo: da un lato, gli stessi confederali utilizzeranno questi ultimi giorni della settimana per organizzare le prossime iniziative, dall'altro gli industriali potranno avere il tempo per riflettere sulla situazione ed eventualmente convocare le parti per una ripresa delle trattative. S
e lunedì la situazione rimarrà immutata, ha spiegato oggi Francesco Bertolucci segretario della Fillea Cgil ai microfoni di Contatto Radio, partiranno le iniziative più pesanti “Stiamo pensando ad uno sciopero generale, al blocco delle cave e all'interruzione delle attività delle multinazionali dei granulati”. |
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Ultimo aggiornamento ore
20:16 del 10.03.05 | redazione
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