La Spezia - Ancora una volta un'indagine sul commercio illegale di rifiuti arriva a includere nell'inchiesta una pista ligure. La Regione, insieme con Piemonte e Lombardia, è infatti al centro di un'operazione sul traffico e smaltimento illecito di rifiuti speciali, condotta dei Carabinieri del Nucleo Operativo ecologico e denominata "Pinocchio". 36 persone risultano ora indagate dalla procura di Alessandria:  l'inchiesta era partita circa 9 mesi fa e sono stati coinvolti autotrasportatori, responsabili di società di intermediazione e di impianti di smaltimento. Al momento, risultano decine di migliaia le tonnellate di rifiuti mascherate falsificando documenti di accompagnamento e mescolando la terra ai rifiuti per rendere più difficili gli accertamenti. Le indagini avevano già portato all'arresto di 17 persone e al sequestro di due impianti per il trattamento dei rifiuti.
Sempre per quanto riguarda il rapporto tra Liguria e  Ecomafie, ricordiamo che La Spezia è tra le città nominate  nelle indagini per l'omicidio della giornalista Ilaria Alpi, la cui uccisione potrebbe essere collegata appunto al commercio di rifiuti pericolosi. Su quest'ultimo indaga anche la Commissione parlamentare sul ciclo dei Rifiuti, il cui lavoro è però coperto dal segreto istruttorio, come quello della Commissione per la morte della reporter. È vero però che sono in molti a ritenere che la morte di Ilaria Alpi sia legata alle sue scoperte circa i rapporti tra Italia e Somalia sul  traffico internazionale di scorie ed armi. Già in un dossier presentato da Legambiente alla Commissione presieduta dall’on. Massimo Scalia,  veniva messo in evidenza il presunto coinvolgimento di soggetti legati allo scandalo Pitelli ad alcune operazioni poco chiare di “smaltimento” dei rifiuti.  A questi elementi si sommano le rivelazioni di un giornalista dell'Espresso che, citando due portuali anonimi della città ligure, ha riferito tempo fa  come i traffici illeciti e le bonifiche relative a questi traffici siano ancora un problema reale.