Massa -
La Corte d’Appello di Genova ha emesso la sentenza sul caso di Marco Battstini, il lavoratore della Sanac di Massa, licenziato dall’azienda per una data mal interpretata, riportata su un certificato medico risalente al 1988.
A distanza di più di un'anno la Corte genovese è arrivata alla medesima decisione del Tribunale del Lavoro di Massa che con un provvedimento d'urgenza giudicava illegittimo il licenziamento e ordinava il reintegro di Battistini. In questo senso si spera che la sentenza influenzi finalmente l'atteggiamento dell'azienda nei confronti del reale inserimento del dipendente nei cicli lavorativi, visto che finora Battistini è stato umiliato con un ruolo da stipendiato a casa, facendo un danno anche agli stessi bilanci aziendali.
Ai microfoni di Contattoradio, il diretto interessato Roberto Battistini ha riferito di non credere particolarmente ad un'improvviso ravvedimento di quello che lui stesso definisce un “padrone”, più che un datore di lavoro: inoltre, anche in questo caso, nessuna comunicazione è arrivata dall'azienda in merito alla nuova sentenza. Battistini ha anche aggiunto che, durante le udienze, è apparsa palese la falsificazione dei registri da parte di Sanac con la correzione di una data.
Il legale di Marco Battistini, l'avvocato Claudio Lalli, lo ha comunque sconsigliato di chiedere un'ulteriore chiarimento giudiziario su questo punto, a causa della difficoltà di individuare un diretto e singolo responsabile.
Intanto le Rsu di Sanac, esprimendo la propria soddisfazione per il contenuto della sentenza, hanno ricordato quanto questa vicenda metta in evidenza “lo squilibrio nell’applicazione del diritto e delle regole contrattuali, che meriterebbe una seria riflessione per chi ritiene che la coesione sociale sia un valore importante per conseguire una società di pace» |