Dopo le due ore di sciopero di ieri, sarà di nuovo la Camplonghi, la ditta al centro della mobilitazione programmata per domani dai sindacati confederali, che protestano per la gestione da parte degli industriali delle trattative sul contratto integrativo. Dalle 13 di domani infatti i dipendenti di Furrer, Marmi Carrara, Marmi e Graniti d'Italia e Sesgra lasceranno i loro posti di lavoro e si riuniranno in un presidio per raggiungere la Camplonghi. I confederali stanno quindi organizzano mobilitazioni giorno per giorno in attesa di una nuova convocazione da parte di Assindustria.
Tutto fermo intanto al monte dove il ghiaccio e la neve rendono impossibile lavorare: di conseguenza alle cave non si possono organizzare iniziative ma , dicono ancora i segretari di Fillea, Filca e Feneal, al momento in cui le attività riprenderanno anche il comparto estrazione parteciperà alla mobilitazione.
Proprio a causa delle condizioni meteorologiche, con neve e ghiaccio anche in pianura, il comparto della montagna è fermo ormai da diversi giorni, con pesanti ripercussioni sull'attività estrattiva: è scattata così, con un procedimento assolutamente ordinario nei periodi freddi dell'anno, la cassa integrazione per “eventi atmosferici”.