Massa-Carrara - Giovedì scorso la rottura delle trattative tra industriali e confederali del lapideo: ad accordo fatto, con lo scoglio del premio di risultato ormai superato, tutto era naufragato sull'immunità di mancata mensa.

Il giorno successivo le accuse di Fillea, Filca e Feneal, secondo cui la rottura era riconducibile all'ostruzionismo imposto all'associazione degli industriali da un gruppetto ristretto di aziende, capeggiato dalla Campolonghi: i sindacati avevano così annunciato proprio venerdì una nuova settimana di mobilitazioni.

Oggi il primo sciopero di due ore  proprio davanti ai cancelli della Campolonghi a cui hanno preso parte, oltre ai lavoratori dell'azienda nel mirino dei confederali, anche i dipendenti di altre industrie.

Domattina i tre segretari confederali si riuniranno per stabilire il programma dettagliato delle iniziative e valutare – nel caso arrivassero – nuove chiamate da parte degli industriali. Tutto fermo per quanto riguarda i Cobas che dicono di non  aver nessuna fretta: mentre attendono anche loro una convocazione da parte di Assindustria, i sindacati di base sperano nel bel tempo, in modo da poter riprendere i loro referendum alle cave, organizzati proprio per sondare i pareri dei lavoratori sul contratto integrativo.