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  Crisi dell'industria: istituito un gruppo per il rilancio delle aree
Il pannello sarà composto da soggetti – istituzionali e non – interessati alla crisi: saranno attivati strumenti per il controllo sulla salute dei nuovi insediamenti. Un imprenditore sarebbe interessato al capannone di Nasa
Massa-Carrara - Si è conclusa con la stesura di un documento sugli impegni in merito al futuro della zona industriale apuana, la seduta straordinaria del consiglio comunale di Massa.

In apertura, l'aggiornamento da parte del Sindaco Fabrizio Neri sull'esito dell'incontro romano con i vertici di Sviluppo Italia, con l'aggiunta di un'interessante seppur ancora piuttosto vaga novità: secondo quanto anticipato dal primo cittadino massese, dal tavolo sarebbe  emerso l'interessamento di un imprenditore della nautica – il cui nome è ancora ignoto – al capannone occupato dalla Nasa, l'azienda metalmeccanica dichiarata fallita qualche mese fa.

L'altro dato emerso dalla relazione di Neri è che nella zona industriale della provincia di Massa Carrara non ci sono più aree opzionate o libere: molte sono sotto-utilizzate o inutilizzate e la loro destinazione dovrà essere rivista, ma il fatto che siano comunque di proprietà di privati rende più difficile l'intervento.  Di qui la proposta di creare un gruppo preposto all'attivazione di strumenti atti a migliorare tali situazioni, gruppo che sarà composto da esponenti del comune di Massa, di quello di Carrara, della provincia,  del consorzio zona, delle organizzazioni sindacali e datoriali. La costituzione del gruppo dovrebbe essere realizzata entro tempi brevi, in modo da renderlo attivo già entro la data del prossimo incontro con Sviluppo Italia, che si terrà a Massa-Carrara nell'arco delle prossime due settimane.

Intorno alle 20 di poi ai consiglieri è stata concessa la possibilità di uscire dall'aula per riunirsi e discutere la stesura di un documento programmatico: qui la discussione si è animata e sono state necessarie diverse trattative per raggiungere un accordo.

Alla fine il consiglio ha deciso l'attivazione di strumenti urbanistici e normativi utili a favorire il reale rilancio dell'industria apuana (tra cui la creazione del suddetto gruppo composto dai soggetti interessati alla vertenza) e  l'istituzione di mezzi di verifica e controllo sui nuovi insediamenti e sulle nuove attività che arriveranno a Massa-Carrara grazie ai finanziamenti di Sviluppo Italia.

Il passaggio più controverso è stato quello con cui il Consiglio si è impegnato a “garantire l'integrità della zona industriale, con insediamenti di carattere industriale e produttivo”: proprio sull'ultima parola del documento - “e produttivi” - è arrivato il no di Rifondazione Comunista. Secondo gli esponenti locali del partito di Bertinotti la definizione sarebbe infatti un escamotage per legittimare il proseguimento dei progetti per la lottizzazione in alcune aree, dove ci sarebbero già piani concreti per l'insediamento di  una decina di piccole e piccolissime industrie artigiane.

Alla fine della seduta il documento – passato anche al vaglio delle forze sindacali che hanno assistito al dibattimento – è stato approvato dal Consiglio Comunale con l'astensione di Rifondazione Comunista.


Ultimo aggiornamento ore 20:53 del 04.03.05 | redazione
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