|
|
Lavoratori dell'Atc in agitazione
L'azienda si rifiuta di pagare ai dipendenti i giorni di malattia che gli spettano secondo la finanziaria 2005. Diverse le azioni sindacali scelte dai Cobas e dai Sindacati Confederali
La Spezia -
Agitazioni e iniziative di protesta saranno messe in campo dai circa 350 lavoratori dell'Atc, l'Azienda Trasporti Consortile della Spezia. Le ragioni delle azioni sindacali riguardano le variazioni contenute nella Finanziaria 2005 circa la retribuzione dei giorni di malattia e di convalescenza dei dipendenti, fino ad oggi a carico dell'Inps. Nel documento di programmazioni economica del Governo viene messo in evidenza che, come avviene nelle industrie, i primi tre giorni di malattia saranno a carico dell'azienda, mentre dal quarto al ventesimo giorno l'azienda e l'Imps si divideranno al 50% il compito di pagare il dipendente; infine fino al centottantesimo giorno di convalescenza le quote per la retribuzione riguardano al 34% l'azienda e al 66% l'Imps. Al di là delle considerazioni sull'operato del governo anche in questo caso, la cosa che sembra certa a tutti i lavoratori è che l'onere di dover sostenere il cambiamento della situazione non può e non deve ricadere sulle loro teste. Per questo i Cobas, che rappresentano circa 50 autisti dell'Atc, ha deciso di organizzare uno sciopero del personale per il 9 marzo: il delegato Paolo Raggi ha comunque sottolineato che saranno rispettate le fasce di servizio obbligatorio dalle 6 alle 9 di mattina e dalle 17 alle 20. Concordano sulle ragioni dell'agitazione anche i Sindacati confederali, anche se le modalità scelte per la protesta sono diverse. Gabriele Moretti della Filt Cgil ha riferito ai microfoni di Contattoradio che i rappresentanti sindacali si stanno muovendo per organizzare nel giro di pochi giorni tavoli di confronto con l'amministrazione locale e che è già stato richiesto un incontro con il Prefetto della Spezia per la prossima settimana. Moretti ha comunque precisato che se dal Governo e dal dibattito locale non uscirà una soluzioni soddisfacente, anche i lavoratori aderenti ai Sindacati Confederali percorreranno la via dell'astensione dal lavoro. La considerazione da cui parte la Filt Cgil per tenere, al momento, una linea diversa dai Cobas sul piano delle iniziative di protesta, riguarda l'atteggiamento dell'azienda stessa: secondo il delegato Moretti, non è giusto che l'Atc “usi” i lavoratori, per ottenere benefici che ricadranno non tanto sui lavoratori quanto sull'azienda stessa.
|
|
|
|
Ultimo aggiornamento ore
20:40 del 04.03.05 | redazione
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Design/Codice
Diemmedi
Progetto
Contatto Radio
|
|