Massa-Carrara - Si aprono alcune prospettive per la crisi dell'industria apuana: il viaggio dei rappresentanti delle istituzioni locali a Roma, pur non avendo portato per il momento novità eclatanti, è servito quantomeno a smuovere le acque. Il Presidente della provincia Osvaldo Angeli, il sindaco di Carrara Giulio Conti e quello di Massa Fabrizio Neri -accompagnato dal presidente del consiglio comunale massese Andrea Ofretti- hanno incontrato stamattina l'amministratore delegato di Sviluppo Italia Massimo Caputi: al termine della riunione nessuno dei protagonisti della trattativa ha  rilasciato dichiarazioni, affidando la sintesi della giornata ad un comunicato  congiunto in cui si riassumevano le valutazioni dei tre esponenti delle istituzioni di Massa-Carrara. Moderati i toni del documento diramato, in cui si parla di “clima positivo e seria consapevolezza dei problemi che affliggono la congiuntura industriale e occupazionale del nostro territorio”.  Angeli, Conti e Neri hanno fatto sapere di aver “rappresentato la necessità di rafforzare la presenza di Sviluppo Italia( ...) nell'area di Massa-Carrara” rilevando inoltre che “gli obbiettivi della presenza storica di Sviluppo Italia nel territorio apuano non sono stati, fino ad oggi, raggiunti in modo soddisfacente”. Un passaggio importante questo, in cui si prende atto -almeno in modo parziale- del fallimento della reindustrializzazione lanciata negli anni novanta, un insuccesso di cui l'attuale crisi è figlia. Quali, a questo punto, le soluzioni avanzate nel corso della trattativa romana? La risposta è contenuta nel passaggio centrale del comunicato in cui si sostiene che “il Dottor Caputi ha convenuto sull'opportunità di avviare una riflessione che vada al di là dei limiti nell'utilizzo della Legge 181/89, le cui dotazioni possono comunque essere integrate da una pluralità di altre fonti finanziare”. Il che, tradotto in parole più semplici, significa che l'impegno di Sviluppo Italia nella provincia di Massa-Carrara potrebbe essere ampliato oltre la misura prevista dalla legge citata (che stabilisce un tetto di finanziamenti da destinare alla zona apuana): questo potrebbe realizzarsi sul piano economico attraverso maggiori investimenti, ma su quello progettuale, con l'insediamento di nuove aziende e l'arrivo di nuovi imprenditori. Un passaggio che lascia aperte molte possibilità, “al fine di concretizzare l'impegno di Sviluppo Italia” conclude il comunicato, “è stato concordato un nuovo incontro con i vertici della Società, da tenersi nelle prossime due settimane a livello locale, alla presenza dei rappresentanti delle categorie economiche e delle parti sociali”. Come ha spiegato in un commento a caldo sull'incontro Paolo Gozzani della Tenda del Lavoro di Massa-Carrara “Una delle note liete può essere la convocazione del tavolo locale. C'è ancora molta strada da fare. Ad oggi non c'è ancora nulla.”
Domani quindi le parti sindacali e gli esponenti della politica locale dovrebbero essere aggiornati in modo più esauriente sui dettagli delle trattative di oggi: giovedì sarà poi la volta della seduta straordinaria del consiglio comunale di Massa durante il quale, come da programma, proseguirà il confronto sulla vertenza territoriale.