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“Ecosistema scuola 2005”: i risultati del comune della Spezia e di Massa
Legambiente valuta lo stato degli edifici scolastici italiani: tra nord e sud c'è una profonda spaccatura. Tra le regioni, la Toscana se la cava meglio della Liguria
Roma -
Sono stati pubblicati oggi i dati di “Ecosistema scuola 2005” il dossier di Legambiente sullo stato di salute degli edifici scolastici italiani. La valutazione è stata fatta secondo i dati inviati dalle istituzioni locali in risposta ai parametri indicati dall'associazione ambientalista: tra i criteri tenuti in considerazione, la data di costruzione dell'edificio, le situazioni a rischio (presenza di amianto, vicinanza a industrie che emettono sostanze inquinanti, presenza di giardino e conformità alle norme anti-sismiche) i servizi offerti e la promozione di pratiche eco-compatibili.
Come ha spiegato ai micorfoni di Contatto Radio Monica Pergoloni, curatrice del dossier di Legambiente, l'indagine ha evidenziato una frattura tra il nord -dove c'è una buona attenzione alle strutture scolastiche- e il sud, dove invece gli istituti sono spesso trascurati. In base i dati inviati dalle istituzioni della provincia di Massa-Carrara e della Spezia, Legambiente ha potuto valutare la situazione dell'edilizia scolastica nei due comuni capoluoghi di provincia. Nella graduatoria generale, stilata su 78 comuni, Massa si è aggiudicata il 16° posto, La Spezia il 31°. Per quanto riguarda la lista che valuta i dati relativi alle pratiche eco-compatibili il comune apuano mantiene un'ottima posizione, la 15° e quello ligure sale alla 22°. Nella non lusinghiera “graduatoria del rischio” - la classifica che prende in considerazione i comuni italiani dove il livello di attenzione sulla qualità dell'edilizia scolastica è più basso- la città del golfo si classifica ad un preoccupante 8° posto mentre Massa è al 19° . |
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Ultimo aggiornamento ore
20:11 del 24.02.05 | redazione
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