Massa - Sono giorni intensi sotto la Tenda del lavoro in piazza Aranci a Massa: lunedì scorso l'occupazione della sede del consiglio comunale ha portato alla convocazione di una seduta consiliare straordinaria dedicata alla questione della crisi dell'industria apuana e all'apertura di un tavolo di trattativa a livello nazionale.

Il consiglio straordinario è stato fissato per il 2 marzo e -secondo le voci di oggi- l'incontro con il governo potrebbe tenersi addirittura prima di quella data. Di questo e di altro si discuterà nell'assemblea che si terrà domattina in piazza Aranci come ogni sabato.

Ma questo pomeriggio sotto la tenda davanti a Palazzo Ducale, si è tenuta un'altra iniziativa dedicata alle questioni del mondo del lavoro e intitolata “Evam quale futuro”. L'evento è stato organizzato dai Cobas della provincia di Massa-Carrara e punta ad aprire una discussione rispetto alla situazione dell'azienda pubblica di proprietà del comune di Massa, nata anni fa per valorizzare le acque minerali di cui è ricca la montagna massese.

Il progetto Evam avrebbe dovuto rilanciare l'economia dei paesi a monte e legarsi all'attività delle terme di San Carlo, in un interessante serie di attività che avrebbero potuto rafforzare la proposta turistica del comprensorio.

Così però non è stato e oggi la Evam attraversa un momento di grande incertezza: 11 dei 26 lavoratori impegnati nell'azienda sono oggi in cassa integrazione e c'è il rischio che il provvedimento non rientri, trasformandosi piuttosto in mobilità e licenziamenti. Anche i dipendenti dell'Evan si vanno ad aggiungere alla lunga lista delle presenze sotto Tenda del lavoro, quasi a ricordare che la crisi occupazionale apuana, particolarmente acuta nell'industria metalmeccanica, investe purtroppo anche altri settori