Dopo due giorni di mobilitazione nel settore marmo, è arrivata la convocazione da parte dell'Associazione degli industriali per una riunione con i sindacati confederali. La notizia era nell'aria dal tardo pomeriggio di ieri e oggi è arrivata la conferma sulla ripresa delle trattative sul contratto dei lavoratori. Come richiesto dai confederali le trattative ripartiranno dalla discussione sulla parte economica del contratto, una discussione che si era interrotta la scorsa settimana. L'appuntamento è stato fissato per la mattina di martedì 22 febbraio: i confederali, come ha confermato Francesco Bertolucci della Fillea Cgil ai microfoni di Contatto Radio, hanno accolto con moderata soddisfazione la convocazione da parte di Assindustria e sono ancora cauti sull'esito della trattativa.
Discorso a parte per i Cobas che in questi giorni hanno portato avanti un'iniziativa tutta loro: come annunciato la scorsa settimana sono partiti i referendum tra i lavoratori del lapideo per stabilire quali tra le proposte sindacali sia la più gradita ai diretti interessati. Ieri si è tenuta la prima consultazione alle cave di Colonnata a cui hanno partecipato un centinaio di lavoratori: 90 i voti espressi, di cui 88 favorevoli alla soluzione dei Cobas, 1 astenuto e 1 scheda nulla. Nonostante la riapertura del dialogo tra confederali e industriali -che porteranno sicuramente nell'arco della prossima settimana anche alla convocazione di un incontro con i Cobas- i referendum continueranno: come ha spiegato Giovanni Pderazzi, dei Cobas del Marmo “Andremo al tavolo di trattative con i risultati del voto alla mano e poi vedremo”.
Una questione, quella del rinnovo del contratto, affrontata anche dalle industrie del lapideo della provincia di Lucca, che hanno concluso l'accordo ieri l'altro: “È stata una trattativa lunga e difficile ma siamo riusciti a concluderla senza dover ricorrere a scioperi e mobilitazioni” ha detto Enrico Profetti della Fillea Cgil di Lucca. Inizialmente i rappresentanti sindacali apuani e quelli lucchesi, avevano pensato di presentare un documento comune, ma questo non è stato possibile vista la differenza di richieste economiche sul premio di risultato.