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Massa. Le tute blu occupano la sala del Consiglio Comunale
Le trattative tra il Sindaco di Massa, Fabrizio Neri, i sindacati di categoria e i capigruppo del consiglio comunale si sono protratte fino a tarda serata
Massa -
È in corso a Massa l'occupazione della sala del Consiglio Comunale: a portare avanti l'iniziativa un centinaio di persone della Tenda del Lavoro di Piazza Aranci. La mobilitazione era nell'aria da tempo, da quando cioè i lavoratori avevano manifestato tutta la loro delusione per la latitanza dei politici locali- giudicati troppo inefficienti nell'intervenire e sostenere le varie vertenze dell'industria apuana- e avevano manifestato la necessità di liberare alcune aree strategiche della zona industriale per garantire gli spazi ad eventuali nuovi imprenditori.
Un malcontento quello dei lavoratori, che si trascina ormai dal settembre del 2004 quando le tute blu apuane avevano decisio di organizzarsi e coordinare le loro iniziative proprio sotto la tenda allestita simbolicamente in Piazza Aranci a Massa, davanti alla sede della Provincia. Da allora, dicono i metalmeccanici, sembra non essersi mosso nulla, nonostante le iniziative, le manifestazioni e gli scioperi organizzati con successo sul territorio (Nella foto: la manifestazione del 30 Novembre 2004)
L'iniziativa di oggi è partita intorno alle 16, quando un centinaio di lavoratori della tenda hanno raggiunto la sede del consiglio comunale, l'hanno occupata, impedendo il regolare svolgimento della seduta prevista per le 1630: l'obbiettivo era quello di avere un'udienza pubblica con il sindaco di Massa Fabrizio Neri e i consiglieri. Dopo mezzo'ora dall'arrivo dei lavoratori è intervenuto il Presidente del Consiglio Comunale di Massa, Andrea Ofretti, che ha proposto agli occupanti di inviare alcuni dei loro rappresentanti ad incontrare il primo cittadino massese.Le tute blu hanno rifiutato la proposta decise ad ottenere un'udienza pubblica: a quel punto gli animi hanno iniziato a riscaldarsi e si sono aperte una serie di discussioni animate tra i lavoratori e i politici massesi.
La situazione si è fatta ancora più tesa intorno alle 18.00 quando il il sindaco Neri, deciso a non cedere alle richieste dei lavoratori e a non accordare l'udienza pubblica, ha reso noto che l'occupazione del consiglio avrebbe potuto far scattare una serie di denunce per interruzione di servizio pubblico. Per far fronte alla situazione alcuni esponenti dei partiti di centro sinistra hanno proposto di rinunciare spontaneamente alla seduta programmata, evitando così che partissero le denunce: la soluzione è stata quindi votata e approvata dai capi gruppo.
Intorno alle 18.30 hanno raggiunto la sede del consiglio comunale massese anche segretari dei sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm -fino a quel momento impegnati nelle trattative ai Cantieri navali di Marina di Carrara- che hanno incontrato il sindaco Neri nel tentativo di trovare una mediazione: dopo circa un'ora e mezzo la riunione è stata raggiunta anche dai capigruppo del consiglio.
Mentre vi scriviamo le parti si stanno ancora confrontando sulla proposta di convocared'urgenza una seduta straordinaria del consiglio massese per fare chiarezza sui progetti di Sviluppo Italia, l'azienda dello Stato che detiene le quote societarie di molte aziende apuane. Intanto i lavoratori della tenda, in attesa di notizie dalla riunione, non demordono e proseguono l'occupazione della sede del consiglio comunale. |
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Ultimo aggiornamento ore
20:14 del 14.02.05 | redazione
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