Nella lunga partita per il marchio “lardo di colonnata” , il Consorzio dei Salumi tipici delle Apuane ha segnato ieri un importante punto a suo favore.Nei mesi precedenti l'Associazione dei Produttori del Lardo di Colonnata aveva conquistato un vantaggio significativo grazie al decreto della Giunta della regione Toscana e soprattutto grazie alla nota con cui il Ministero delle politiche agricole e forestali aveva conferito ai 15 produttori del paese il prestigioso marchio di Identificazione Geografica Protetta.
Queste sentenze erano incentrate sul principio secondo cui il salume prodotto a Colonnata sarebbe qualitativamente diverso da quello realizzato a Massa e Montignoso, soprattutto a causa dei fattori climatici. Un assunto rigettato invece dalla sentenza emessa mercoledì dal Tribunale Amministrativo della Toscana , a cui si era appellato il Consorzio dei Salumi tipici delle Apuane, che riunisce i produttori della piana massese penalizzati dai pronunciamenti dei mesi precedenti.
Secondo il Tar infatti a Colonnata, Massa e Montignoso, si può “riconoscere una matrice climatica generale” e , in merito alla qualità del salume “è tecnicamente possibile produrre lardo nel comprensorio che circonda Colonnata trasformato in modo non distinguibile dal lardo prodotto a Colonnata”.
Notizie favorevoli quindi per i produttori massesi e montignosini che attraverso le dichiarazioni del presidente del Consorzio dei Salumi tipici delle Apuane, Ezio Nicodemi, intervenuto oggi ai microfoni di Contatto Radio, si sono detti disponibili a trovare un accordo con i “colleghi” colonnatesi.
Nel paese sulle montagne apuane regna la calma: come ha spiegato Federica Menconi, dell'Associazione dei Produttori del Lardo di Colonnata, i 15 produttori locali si aspettavano la sentenza del Tar e non erano rimasti con le mani in mano, dando mandato immediato ai loro avvocati di partire con il ricorso al Consiglio di Stato.
Sembra quindi improbabile che la “guerra del lardo” si concluda con una accordo di mediazione tra le due organizzazioni: la battaglia dovrebbe invece proseguire attraverso le vie legali.