Dopo il successo dello sciopero di ieri che ha visto i lavoratori delle lapideo incrociare le braccia per il mancato rinnovo del contratto, iniziano ad arrivare le proposte per rilanciare le trattive con gli industriali. Il dialogo si era interrotto giovedì scorso quando i sindacati avevano abbandonato il tavolo per il rinnovo del contratto di secondo livello dei lavoratori del lapideo, che coinvolge circa 3500 lavoratori. A far saltare la trattiva il tentativo da parte degli industriali di tagliare il premio settoriale di un milione e duecento mila delle vecchie lire di cui i lavoratori beneficiano ormai da 12 anni.
E all'indomani dello sciopero sul piatto ci sono proposte diverse, visto che le posizioni di confederali e Cobas, pur uniti nella protesta di ieri, sono in parte divergenti. E mentre Cgil, Cisl e Uil aspettano la convocazione di nuovi incontri con le aziende, i Cobas lanciano un'iniziativa tutta loro: un referendum alle cave per fare decidere ai lavoratori quale tra le due linee sindacali, sia la migliore sul rinnovo del contratto. Come ha spiegato Giovanni Pedrazzi dei Cobas del Marmo ai microfoni di Contatto Radio, dopo una serie di aggiornamenti mirati a fare chiarezza sulle varie soluzioni, già dalla prossima settimana potrebbero partire le consultazioni.