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Due interpellanze per l'amianto nel Magra
All'attenzione del Consiglio Regionale Ligure e del Parlamento, il caso della Viti Escavazioni di Senato
Val di Magra -
Il caso dell'inquinamento da amianto nel fiume Magra arriva al Consiglio Regionale Ligure e al Parlamento italiano attraverso due interpellanze presentate rispettivamente dal consigliere Romolo Benvenuto dei Verdi e dall'onorevole Ermete Relacci della Margherita. L'obbiettivo č quello di sollecitare le istituzioni affinchč si attivino per la tutela di un territorio che, lo ricordiamo, č situato all'interno del parco naturale di Montemarcello.
Come ha sottolineato Stefano Sarti, presidente di Legambiente Liguria, ai microfoni di Conttato Radio, il Consiglio ligure ha la competenza sul Piano Regionale delle cave e potrebbe intervenire sul caso stabilendo se la cava lavorata dalla Viti Escavazioni di Senato sia coltivabile o meno, in base alla quantitą di sostanze inquinanti prodotte a seguito delle lavorazioni. A livello nazionale poi, ci sono degli standard prestabiliti sui livelli di tollerabilitą delle sostanze inquinanti e l'interpellanza parlamentare punta proprio a fare in modo che tali parametri siano rispettati: «Il timore -ha detto Sarti- č che si riesca ad aggirarli tramite cavilli legali.»
Sul caso č in corso un'indagine del Tribunale della Spezia che ha il compito di accertare le cause dell'inquinamento e le quantitą di amianto presneti nelle acque del fiume Magra. Un procedimento giudiziario che si č acceso per lo scontro tra il Pm Roberto Attiną e il Giudice del Tribunale spezzino Diana Brusacą: in attesa della sentenza del Consiglio Superiore della Magistratura, che il prossimo 22 febbraio dovrą giudicare l'operato di Attiną, dai cittadini e dalle associazioni ambientaliste arrivano numerosi attestati di solidarietą nei confornti del pm. |
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Ultimo aggiornamento ore
20:21 del 07.02.05 | redazione
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