Era fissata per oggi alle 15.30 l'apertura delle buste per le offerte economiche relative alla gara per la gestione del servizio di trasporto locale di Massa Carrara. Due i plichi giunti al settore trasporti della Provincia. Dentro ad uno di essi, una lettera, il cui contenuto ha colto di sorpresa molti dei presenti nella Sala della Resistenza a Massa. «Ci dispiace, ma dopo un attenta analisi delle condizioni richieste nel capitolato di gara riteniamo di non poter presentare un' offerta.» Con questa comunicazione, inserita all'interno di una più ampia riflessione, le Autoguidovie Italiane spa hanno gettato la spugna. Giovanni Tresoldi, delegato dell'azienda milanese, presente alla procedura di verifica delle offerte, ha voluto che la comunicazione indirizzata alla Provincia fosse letta e messa a verbale. In sostanza, secondo quello che avrebbe dovuto essere il concorrente dell'azienda pubblica locale, non è possibile fare quello che è scritto nel capitolato di gara senza andare in rimessa. Questo anche alla luce degli ingenti costi che sarebbe necessario sopportare in termini di investimenti, ovvero di acquisizione del deposito e dei mezzi del Cat spa.
A questo punto resta da capire se le AGI faranno o meno ricorso. L'avvocato di Cat spa, Attilio Pegazzano, ritiene che dal tono della lettera ci si dovrà aspettare un ricorso al Tar, ma su questo aspetto il rappresentante della società milanese non ha voluto sbilanciarsi.
Superate, dunque, tutte le polemiche dei giorni scorsi ? Per ora pare di sì, anche se l'Assessore Domenico Ceccotti, che non ha rilasciato dichiarazioni, probabilmente si toglierà qualche sassolino dalla scarpa. Reazioni positive, ai nostri microfoni, anche dal sindacato, che per bocca di Roberto Bertanelli, segretario Filt CGIL, commenta positivamente l'esito della vicenda. Si tratterà ora di vedere a quale prezzo l'azienda pubblica ed i lavoratori di Cat spa hanno mantenuto il servizio ed hanno escluso la concorrenza. Si parla di un piano industriale con 600 mila chilometri in più all'anno da compiere da parte degli autisti.
Autisti che forse si staranno cominciando a chiedere se il vero pericolo era rappresentato dalla società di trasporto milanese, o se invece hanno lottato contro una minaccia immaginaria, disinteressandosi dei pericoli reali.