La Spezia - Tante, alla Spezia, le dichiarazioni di solidarietà e gli attestati di stima nei confronti del magistrato Rodolfo Attinà dopo la notizia, divulgata ieri, circa una procedura disciplinare aperta a suo carico dal Consiglio Superiore della Magistratura. La vicenda è partita da un'accusa di falso ideologico che il PM ha rivolto al giudice Diana Brusacà, in qualità di giudice estensore di una sentenza di riesame sul procedimento relativo alla cava Viti Escavazioni: era questa una delle tante vicende legate all'ambiente che Attinà stava seguendo con un'attenzione e un rigore che oggi è testimoniato dalla stima incondizionata che i comitati e le associazioni ambientaliste stanno manifestando nei suoi confronti. Forti i dubbi e le perplessità provocate, anche negli ambienti giudiziari, dalla velocità del procedimento, in una nazione in cui i cittadini devono aspettare a volte anni affinchè gli venga fatta giustizia. Ai microfoni di Contattoradio il Presidente di Legambiente Liguria Stefano Sarti, oltre a ribadire il grave danno che il trasferimento di Attinà porterebbe alla società civile locale, ha anche sottolineato il rischio che “qualcuno”, sfrutti a suo vantaggio questa vicenda, visto l'impegno del Pm sul versante delle cause ambientali, spina nel fianco di una parte rilevante dell'imprenditoria spezzina.
Intanto i cittadini della Spezia hanno annunciato per il 22 febbraio una manifestazione contro il trasferimento di Rodolfo Attinà.