La Spezia -
Dal 31 gennaio sono aumentate le imposte fisse sulla casa e sono pressoché raddoppiate tutte le tasse per le visure e le certificazioni catastali e di successione immobiliare. Si tratta di una conseguenza della scarsa attenzione sul problema casa nella finanziaria 2005, come aveva già denunciato negli ultimi mesi il Sindacato Unitario Inquilini ed Assegnatari. Oggi il Segretario del Sunia della Spezia Bravo sottolinea però che le cose stanno andando peggio, se è possibile, di quanto previsto e nuove “batoste” sono attese per giugno per gli aumenti dei bolli su contratti, ricevute e scritture private. Inoltre, aumenti sono scattati sia per la tassa fissa di registro per i contratti di importi più modesti, sia per i canoni abitativi più bassi, con un'imposta minima lievitata di più del 20%. Secondo una proiezione realizzata dallo stesso Sunia, ogni titolare di contartto o proprietario della prima abitazione dovrà sborsare dagli 80 ai 100 euro per il 2005. Franco Bravo ha ricordato anche, ai microfoni di Contatto radio, la situazione paradossale della Regione Liguria, che ha a disposizione un fondo per aiutare le famiglie meno abbienti e allo stato attuale non ha trovato ancora il modo, o non se ne è ancora occupata, di distribuire il denaro dello Stato. Il Segretario Sunia ha quindi sottolineato ancora l'impoverimento che questi aumenti contribuiscono a portare nelle case di moltissimi cittadini italiani, lanciando un appello a tutti coloro che, in situazione ai limiti della disperazione, tardano a farsi avanti per denunciare il clamoroso allargamento della fascia di povertà nel nostro paese.
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