La Spezia -
La sezione spezzina di Legambiente ha criticato oggi pesantemente l'iniziativa del Comune di finanziare, per un massimo del 30%, l'acquisto di finestre antirumore e di climatizzatori per i cittadini di Canaletto e Fossamaestra, quotidianamente immersi nel disagio derivato dall'inquinamento acustico e delle polveri causate dal lavoro portuale. Un milione di euro sono infatti stati concessi a questo scopo dal Ministero delle Infrastrutture. Paolo Varrella, presidente del Circolo Nuova Ecologia, ritiene assurdo che il Comune, dopo aver finalmente riconosciuto la gravità di una situazione che i cittadini vivono sulla loro pelle, non trovi di meglio che offrire incentivi per ripararsi dai danni, invece che cercarne una soluzione. “L'amministrazione comunale”, sostiene Legambiente, “ha approvato un Piano Regolatore Portuale dove viene inserita come semplice prescrizione la necessità di definire i programmi di monitoraggio ex-post per la verifica degli effetti ambientali ed in particolare dell'inquinamento atmosferico, idrico e acustico”. Per questi motivi l'associazione ambientalista riterrebbe più opportuno usare i fondi per elaborare studi epidemiologici su lavoratori e cittadini e per eseguire in modo trasparente e continuativo i controlli sugli inquinanti prodotti dal lavoro portuale.
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