Si tratta di un percorso teatrale audiovisivo che fonde passato e attualità unendo arti diverse per esprimere un unico concetto. La recitazione è unita all'utilizzo di luci particolari, di installazioni artistiche e di musiche originali con  l'intenzione di affrontare il giorno della memoria come momento sensoriale. Si cerca quindi di capire il più possibile come potrebbe essere stato l'inferno dei lager, stimolando la parte percettiva per arrivare ad una comprensione più complessa, che rende difficile liquidare l'accaduto con un semplice e pur comprensibile “io non l'avrei fatto”.

L'intento del percorso è quindi quello di creare un profondo coinvolgimento emotivo che porti i visitatori-spettatori a mettersi nell'ottica non tanto delle vittime quanto di chi partecipò al massacro. Il tentativo è quello di avvicinarsi alle ragioni di chi nel silenzio o nell'accettazione si rese comunque complice di atti di inaudita ferocia, stimolando la riflessione su un pericolo più latente, quello nascosto nei momenti di quiete in cui maggiormente le ideologie possono acquistare forza e guadagnare adesioni. Gli spettatori si troveranno direttamente coinvolti nell'azione divenendo essi stessi protagonisti per ribadire nella storia il senso di responsabilità di ognuno di noi.

L'inimmaginabile normalità è presentato dall'associazione culturale Sancio Pancia, secondo il soggetto di partenza scritto da Franco e Marco Rossi. La regia dello spettacolo è dello stesso Franco Rossi mentre gli attori protagonisti sono Matteo Procuranti, Gaia Gardone, Alessandra Lorieri, Laerte Neri, Leonardo Buratti e David Carriero.

Il percorso sarà visitabile tutte le sere dalle 21 alle 23, il sabato e la domenica nel pomeriggio dalle 15,30 alle 19,30. Chi volesse partecipare può prenotare al numero 348-5412206.