Carrara -
Lo abbiamo intercettato in un brutto momento, tra un check-in e l'altro, in aeroporto, in attesa di imbarcarsi. Abbiamo fatto due chiacchiere tra il frastuono degli aerei che arrivavano e quelli che partivano. In alcuni momenti non ci siamo sentiti e capiti, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Abbiamo parlato con Cesko degli Aprés La Classe del loro album "Un numero" (Venus), del tour europeo che inizierà a Marzo e di molto altro. Gli abbiamo però subito chiesto (ma solo per scherzo lo giuro! ndr) il perché del nome Aprés La Classe, immaginando che fosse la classica prima domanda sentita ormai infinite volte. Abbiamo cercato di fermarlo, ma Cesko non ha battuto ciglio, ha tirato fuori i bigliettini con le risposte pronte per le domande più classiche e ci ha svelato il mistero del nome scelto per la band. A dire il vero però, anche durante le domande successive, sembrava che stesse leggendo, come se avessimo preparato con lui l'intervista, prima di andare in onda. Eppure non è così! Allora ci viene un dubbio: o aveva le tasche piene di bigliettini con le risposte a tutte le domande possibili ed immaginabili oppure, e questo ci rattristerebbe non poco, abbiamo fatto domande banali. Sic! |