Firenze -
“Rifiuti Spa, radiografia dei traffici illeciti” è l'ironico titolo del dossier presentato questa mattina a Roma da Legambiente e dal Comando Carabinieri tutela ambiente. Il quadro presentato dal documento è davvero inquietante: il primo dato che salta agli occhi riguarda la situazione del centro nord, che raggiunge e supera il meridione per quanto riguarda la criminalità ambientale. Sono infatti 12 le procure attive contro le ecomafie nel settentrione, contro le 10 del sud-Italia. In particolare la Toscana si presenta come la regione in cui si propaga maggiormente il fenomeno, dalla produzione all'intermediazione.
Le tipologie di rifiuti trafficati vanno dalle polveri di abbattimento dei fumi delle acciaierie, ai fanghi di depuratori industriali e civili; dalle terre di bonifiche contaminate da idrocarburi, ai rifiuti contenenti rame, arsenico, mercurio, cromo, nichel e altri materiali nocivi. Non mancano neppure i residui di concerie o quelli ospedalieri, fino ad arrivare al fluff, ovvero i rifiuti delle parti non metalliche delle automobili. Abbiamo raccolto il giudizio di Legambiente Toscana su questo preoccupante fenomeno, dalla voce del Presidente Piero Baronti. |