Carrara -
Daniele Sepe è una personalità incontenibile, è la napoletanità che si fonde con il jazz, il funk, il folk balcanico e il rock, una contaminazione continua dove la vivacità e la forza dei suoni si accompagna ad una sentita critica sociale che non disdegna anche il gioco dell’ironia. E tutta questa ironia è venuta fuori proprio durante la divertente intervista andata in onda ieri mattina in diretta a Primo Contatto. Con Sepe abbiamo parlato di molte cose, non solo del suo nuovo album "Nia Maro" (Il Manifesto). Abbiamo parlato di calcio e quindi inevitabilmente di Berlusconi (ascoltare per credere), abbiamo parlato di mercato discografico e di copie "arrubbate" da internet, abbiamo parlato di Bush e del popolo americano. Tanti i temi trattati per un'intervista che sapevamo sarebbe stata divertente e al tempo stesso molto interessante, un'intervista che i tempi della diretta ci hanno costretto ad interrompere, ma che avremmo voluto continuasse perché avevamo ancora molte cose da chiedere a Daniele Sepe. Poco male, gliele chiederemo quando andremo a trovarlo: ci ha promesso una cena se passiamo da Napoli e secondo voi non andiamo? |