La Spezia -
La procura della Repubblica della Spezia, in una nota inviata alla stampa, ha smentito la notizia su un presunto provvedimento restrittivo della libertà personale emesso nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Laureta Kikia, la ragazza albanese trovata cadavere la scorsa settimana a Luni Mare. Sull'episodio indaga il procuratore Rodolfo Attinà: questa mattina il magistrato non ha smentito o confermato le indiscrezioni - riportate dal Secolo XIX - sulla possibile esistenza di un sospetto per l'omicidio.Stando alle fonti del quotidiano ligure, un uomo, cliente della vittima, sarebbe stato visto da un tassista pedinare la ragazza nel corso degli ultimi due mesi. Un indizio importante che sarebbe confermato anche da alcuni oggetti ritrovati sul luogo dell'omicidio. Meno probabile, quindi, la pista del racket. Intanto la società civile si mobilita: giovedì alle 21.00 l'associazione Papa Giovanni XXIII ha organizzato una veglia di preghiera a Luni Mare, nel boschetto dove è stato ritrovato il corpo di Laureta. All'iniziativa prenderà parte anche Don Oreste Benzi, da anni impegnato in programmi di protezione per le prostitute che denunciano i loro aguzzini. |