La Spezia -
Due esorbatori termici per accelerare le operazioni di bonifica dell'area ex-Ip alla Spezia: la Regione Liguria, il Comune della Cittą del Golfo e l'Eni stanno infatti pensando di installare nella zona due forni mobili in grado di far arrivare il terreno ad una temperatura superiore agli 800 gradi che permetterebbe di volatilizzare, disperdendole nell'aria, le sostanze inquinanti presenti nel suolo, dagli idrocarburi ai metalli pesanti. Un'ipotesi, quella proposta da istituzioni locali e Eni, che si sta concretizzando visto che la Regione ha gią dato parere positivo allo screening sulla valutazione dell'impatto ambientale dei due impianti.
Immediata la reazione delle associazioni ambientaliste spezzine: Legambiente, Wwf, Comitato Pitelli e Medicina Democratica, stanno infatti studiando una posizione comune da contrapporre alla soluzione dei due esorbatori. Secondo gli ambientalisti infatti la dispersione nell'aria delle sostanze presenti nel suolo dell'area ex-Ip sarebbe gravemente nociva per la salute dei cittadini, visto che l'area si trova in prossimitą del centro cittadino: i due forni rappresenterebbero solo un escamotage per accelerare e semplificare le operazioni di bonifica |