Una riunione per fare il punto sulla situazione del Cantiere navale di Marina di Carrara: č stato questo lo spirito che ha animato ieri l'incontro tra le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm, pronte dopo la pausa natalizia a alzare nuovamente l'attenzione sul caso Nca. Le ultime settimane erano state caratterizzate da una sospensione delle agitazioni dei lavoratori, una tregua concessa per permettere all'azienda di muoversi nella direzione concordata nei mesi precedenti e tracciata al tavolo di trattativa nazionale tenutosi a Roma lo scorso ottobre. Una tregua che adesso sembra essere finita.
Secondo i sindacati infatti nonostante le indicazioni del tavolo romano a favore ad una riscrittura del piano industriale, la dirigenza sta continuando sulla propria strada e non arrivano novitą nč sull'acquisizione di nuovi carichi di lavoro nč sull'assetto societario da tempo in attesa di essere definito.
Nei prossimi giorni (il 14 e il 20 gennaio) sono stati fissati nuovi incontri con i sindacati che, di fatto lanciano un ultimatum: o l'azienda si presenta con proposte concrete (leggi, nuove commesse e piani di lavoro) oppure ripartirą la mobilitazione da parte dei lavoratori.
Una situazione, quella del cantiere che una volta di pił č emblematica della crisi dell'industria apuana: poco o nulla si č mosso nelle ultime settimane e le istituzioni, dicono i sindacati, sono ancora troppo lontane. La seduta straordinaria che il 28 dicembre ha visto riuniti il consiglio Provinciale e quelli delle cittą di Massa e di Carrara non ha dato le risposte che i lavoratori si attendevano e solo alcuni soggetti della politica hanno colto i segnali lanciati dai sindacati. L'esito dell'iniziativa, ha detto seccamente Castelli non č stato soddisfacente. Una valutazione pesante che lascia presagire l'avvio di una nuova stagione di mobilitazione.