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San Marco: Panettone e spumante per i Calderan
Amara provocazione dei lavoratori del cantiere della Spezia. A Gennaio verifiche sulla mobilità e sulle commesse dalla Bulgaria
La Spezia -
Iniziativa ironica e al contempo polemica quella di questa mattina da parte dei lavoratori dei Cantieri San Marco della Spezia. All'orario dell'apertura dei cancelli i dipendenti hanno infatti fatto trovare una pacco natalizio al Presidente e all'amministratore delegato dell'azienda, gli imprenditori italovenezuelani Davide e Gabriele Calderan, espressione diretta della proprietà. Panettone e spumante per brindare quindi alla salute degli operai e degli impiegati, nel secondo anno di fila in cui la stessa cortesia non viene però ricambiata dalla dirigenza: quest'ultima lo scorso anno ha addotto un alibi legato alla tragedia di Nassyria, annunciando l'intenzione di devolvere la somma riservata ai regali ai dipendenti direttamente alla famiglia delle vittime dell'attacco terroristico in Iraq . Roberto Roffo, Rsu Fiom dei Cantieri San Marco, resta però dubbioso anche sulla veridicità di questo atto, visto che per tutto il 2004 ha chiesto senza risultati una copia dell'assegno che sarebbe stato usato per elargire la somma. La provocazione dei lavoratori arriva in un contesto difficile per l'azienda, sia per quanto riguarda gli accordi presi per la cassa integrazione e per i procedimenti di mobilità, sia per l'inconsistenza delle commesse su cui si dovrebbe basare il futuro dei cantieri San Marco. Il personale dovrà scendere entro il 2005 di quasi 30 unità, passando dagli 108 lavoratori al numero ben poco competitivo di 78 dipendenti. Da Gennaio le Rsu dei San Marco torneranno a riunirsi per spingere la proprietà a incentivare la mobilità: si tratta di un passaggio fondamentale al fine di rispettare gli accordi di riduzione del personale e sarebbe difficile, fanno sapere gli operai, ottenere spontaneamente la mobilità di circa trenta persone senza dar nulla in cambio. Da verificare anche l'attendibilità delle due commesse che arrivano dalla Bulgaria, su cui sono particolarmente forti i dubbi dei Sindacati, che non reputano possibile nessun miglioramento dello stato di salute dell'azienda se i lavori rimarranno, come in questo caso, legati esclusivamente alle esigenze interne del gruppo dei Calderan.
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Ultimo aggiornamento ore
20:11 del 21.12.04 | redazione
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