Carrara -
Lo svegliarino fu il progenitore dell'orologio meccanico a pesi e quindi della sveglia. E proprio questo obiettivo, quello di svegliare Carrara, dichiara di volere perseguire il direttore Simone Caffaz nell' editoriale di oggi dello Svegliarino, che torna in edicola dopo quasi ottant'anni dalla sua chiusura nel 1925.
Qual'è la storia di questa testata giornalistica ? Caffaz la ricorda velocemente sul numero appena uscito. In realtà la storia de "Lo Svegliarino" è intimamente legata alla strategia di conquista, da parte dei cosiddetti repubblicani democratici, del palazzo comunale di Carrara e del seggio senatoriale occupato dal conservatore Domenico Fabricotti . Dopo la morte di Mazzini nel 1872 all'interno del movimento repubblicano, si confrontano due impostazioni : quella più oltranzista con forti connessioni coi libertari e con il primo socialista e quella " democratica" di impostazione più legalitaria. Nel tentativo di prevalere sui "puri", i Repubblicani Democratici andarono a costruire un blocco progressista , in cui far confluire tutte le componenti legalitarie, Liberali inclusi. Come organo di sostegno a questa operazione politica, coronata anche dalla nascita di un "Comitato Elettorale" volto a strappare l'Amministrazione Comunale ai Conservatori, nacque "lo Svegliarino". Era il 16 Luglio1876. Il Direttore di allora non nascondeva il programma di conquista del Comune e del Seggio senatoriale.
Chissà se Simone Caffaz ed Andrea Lazzari, anime di Carrara Libera e dello Svegliarino , insieme all'ex Sindaco di Carrara Lucio Segnanini, pensano di costituire un blocco progressista contro il Sindaco Giulio Conti , considerato da loro, come il Fabricotti di allora, il padrone della città. La sinistra carrarese, probabilmente, farà muro contro “Lo Svegliarino”, ma la cosa su cui dovrebbe interrogarsi è come mai solo Caffaz dia spazio ad Emilia Fazzi Contigli, DS, ex Sindaco di Carrara ed ex segretaria SPI CGIL, messa ai margini dal proprio partito. O per quale motivo le critiche sul nuovo piano regolatore debbano essere fatte da Riccardo Brizzi, che certo non è l'espressione migliore dell' ambientalismo carrarese.
Sarebbe forse necessario, anziché procedere in querele, come si è fatto nei confronti di Carrara Libera, e come forse succederà nei confronti della nuova pubblicazione, recuperare la testata “ Il Cavatore”. Questo giornale, fondato nel 1911, ed organo della Camera del Lavoro di Alberto Meschi, era capace di rispondere a “ Lo Svegliarino” senza bisogno di usare i mezzi giudiziari.
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