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200 espulsioni da Crotone: Amnesty, Ics e Msf chiedono chiarimenti
Le associazioni umanitarie vogliono verificare il rispetto del Diritto d'Asilo e temono per possibili violenze al rientro in Libia
Roma -
Amnesty International, Consorzio Italiano di Solidarietà e Medici senza Frontiere hanno chiesto chiarimenti al Ministero degli Interni in merito alla notizia secondo cui 200 cittadini stranieri, sbarcati nei giorni scorsi sulle coste siciliani, starebbero per ripartire per la Libia, secondo disposizioni del governo. A Crotone sarebbero infatti stati allestiti voli charter per questo scopo: le associazioni umanitarie aspettano ora di capire per quali motivi gli stranieri vengono rinviati in Libia e quali modalità di identificazione sono state eseguite. A quest'ultima verifica avrebbe dovuto seguire la garanzia d'accesso alla procedura per il diritto d'asilo. La preoccupazione di Amnesty, Ics e Msf deriva anche dalla recente notizia, pubblicata da Repubblica lo scorso 16 ottobre, secondo cui una delle persone respinte a Lampedusa proprio verso la Libia, sarebbe stata torturata a morte al suo arrivo in Egitto, paese che avrebbe dovuto essere la tappa intermedia del viaggio di rimpatrio. Riccardo Noury, portavoce della Sezione Italiana di Amnesty Intenational, ha chiesto quindi una risposta al Ministro Giuseppe Pisanu circa le verifiche fatte sui rischi di subire violazioni dei diritti umani nel paese d'origine degli espulsi o nella nazione verso cui sono state rinviate. Noury teme inoltre che diventi sistematica la tendenza delle autorità italiane a non rispettare il diritto d'asilo dei cittadini stranieri. Ascolta qui sotto l'intervista al Portavoce in Italia di Amnesty International.
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Ultimo aggiornamento ore
20:29 del 20.12.04 | redazione
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