Carrara - L'Arpat ha reso pubblici i dati relativi allo stato di salute delle acque toscane nel 2003. Buono lo stato delle acque marine, necessari invece interventi per fiumi, laghi ed acque sotterranee al fine di poter raggiungere gli obbiettivi previsti, nel 2008, dalla normativa nazionale e comunitaria. Per ciò che riguarda in particolare il bacino Toscana Nord, quello relativo anche alla Provincia di Massa Carrara, destano preoccupazione i risultati del torrente Carrione, nei tratti i pianura.

Pino Sansoni di Legambiente, intervistato dalla redazione di Contattoradio, ha però sottolineato che la scala dei valori su cui è stato realizzato lo studio Arpat arriva fino al giudizio di eccellenza, non raggiunto in nessun caso dalla Toscana, pur trattandosi del traguardo standard per una buona qualità ambientale. Sansoni ha anche criticato il mancato adeguamento alla più severa normativa europea, che doveva già essere applicata dal 2003.