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Al via il Piano Strategico della città della Spezia
Ma sui temi dell'ambiente Legmabiente, Wwf e Italia Nostra criticano pesantemente l'amministrazione e non firmano il documento
La Spezia -
Stato sociale, cultura, sviluppo economico e ambiente: sono questi i principali settori d'intervento del Piano Strategico della città della Spezia, che è stato presentato questo pomeriggio nella città del golfo. Acceso il confronto tra associazioni, istituzioni e soggetti della società civile che ha portato alla stesura di quello che è il secondo piano cittadino, un documento che racchiude una serie di progetti da realizzare nella città nell'arco dei prossimi 10 anni.
Il testo, nelle intenzioni dell'amministrazione spezzina, avrebbe dovuto essere la sintesi delle proposte e delle idee dei vari soggetti coinvolti, applicate ai diversi settori d'intervento: ma non sono mancate le polemiche e questa mattina è arrivata la stroncatura di tre associazioni ambientaliste cittadine. “Le scelte strategiche erano già state decise a priori” hanno dichiarato WWF, Italia Nostra e Legambiente, accusando l'amministrazione di avere messo in piedi un'operazione di facciata che ha coinvolto solo a livello formale le associazioni senza dare loro realmente voce in capitolo. E se da Legambiente sottolineano la necessità di un metodo di consultazione che sia veramente democratico, Renzo Cozzani, assessore all'ambiente del comune della Spezia si ritiene comunque soddisfatto rispetto al piano e evidenzia come, grazie al lavoro svolto, si stiano sempre più rimarginando le divergenze tra amministrazione e associazioni. A conferma delle sue parole Cozzani cita i dati di “ecostistema urbano” pubblicati nei giorni scorsi: secondo la classifica dell'associazione ambientalista la città della Spezia rientra oggi tra le 20 città più vivibili d'Italia, quando nel 1999 era solo all'81° posto. Nonostante le parole dell'assessore all'ambiente resta lo scetticismo degli ambientalisti rispetto al Piano Strategico: nonostante avessero partecipato alla stesura del piano nelle scorse settimane infatti, WWF, Legambiente e Italia hanno deciso di non firmarne la stesura definitiva.
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Ultimo aggiornamento ore
19:54 del 02.12.04 | redazione
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