Tra i protagonisti del corteo che si è tenuto questa mattina a Massa, c'erano sicuramente gli esponenti della Tenda del Lavoro, il gruppo di lavoratori dell'industria apuana provenienti dalle aziende in crisi che si è riunito a inizio settembre nella speranza di condurre in modo più efficace la loro battaglia. Nuovi Cantieri Apuania, Tirrena Macchine, Nasa, Cssra, Bsi sono solo alcune delle realtà da cui provengono coloro che, quotidianamente, si ritrovano alla tenda del lavoro, in Piazza Aranci a Massa nella battaglia a sostegno di quella che ormai è conosciuta da tutti come la vertenza territoriale.
Dopo il corteo e il comizio di questa mattina, i lavoratori della tenda, sostenuti dai sindacati di categoria e dalla Cgil hanno messo in atto un'iniziativa forte, nella speranza di smuovere le istituzioni locali dal loro torpore e coinvolgerle in modo più significativo nella battaglia a sostegno dei lavoratori. Terminata la manifestazione per il centro di Massa circa 250 lavoratori si sono recati a Palazzo Ducale, dove si stava celebrando la Festa della Toscana: nella sala della resistenza, davanti ai vertici delle istituzioni locali, i rappresentanti della tenda sono entrati silenziosamente e compostamente nell'aula, stendendo i loro striscioni.
Rispettando i molti bambini presenti in occasione della festa a loro dedicata, i lavoratori hanno deciso dopo pochi minuti di abbandonare la Sala, spostando la loro protesta in un'altra sede altrettanto importante: la sede del consiglio comunale di Massa.
La folta rappresentanza della Tenda è arrivata nella sede consigliare e ha preso possesso della sala: l'obbiettivo era quello di avere risposte concrete alla drammatica situazione in cui versa l'industria apuana, risposte che sono state chieste ai rappresentanti delle istituzioni locali. Ad aprire la riunione nella sala occupata è stato Paolo Marini, segretario della Camera del Lavoro di Massa-Carrara.
Nella sala consiliare, assieme ai lavoratori, erano presenti diversi esponenti locali dei partiti della sinistra, oltre ai sindacati di categoria. Tra loro anche Fabrizio Brizzi, Assessore alle "politiche per l'impresa, il turismo e il tempo libero"del Comune di Massa che ha tentato per primo di dare una risposta alle domande dei lavoratori.
La discussione è poi proseguita con gli interventi di esponenti politici e lavoratori delle industrie in crisi, che hanno dato spiegazioni diverse sulla natura della crisi dell'industria apuana. Particolarmente accorato l'intervento di Alessio Castelli della Fiom CGIL.
Intorno alle 13.15, dopo la chiusura della Festa della toscana a cui aveva partecipato, è arrivato nella sede del consiglio comunale anche il Sindaco di Massa Fabrizio Neri, che è intervenuto per rispondere alle richieste di operai e sindacati.
Una risposta che non ha soddisfatto del tutto i presenti, determinati a non abbandonare l'aula se non dopo aver ottenuto l'indicazione di una data certa per il confronto con le istituzioni sui temi della crisi del lavoro nella nostra provincia.
Davanti alla fermezza dei lavoratori quindi il Sindaco Neri e il Presidente del Consiglio Comunale Andrea Ofretti, si sono impegnati a convocare per domani una riunione dei capigruppo allo scopo di fissare un ordine del giorno aggiuntivo per il consiglio comunale in programma per giovedì: l'obbiettivo è quello di iniziare a discutere fin da subito i problemi sollevati dai lavoratori, comunicando le azioni avviate e i risultati ottenuti fino a questo momento dall'amministrazione massese.
E i lavoratori hanno anche strappato l'impegno al Sindaco Neri di attivarsi per la convocazione di un'assemblea straordinaria da tenersi entro natale e che veda riuniti il consiglio provinciale e quelli comunali delle città di Massa e Carrara.
Solo dopo aver ottenuto le risposte per cui si erano mobilitati, i lavoratori hanno abbandonato l'aula, decisi a continuare a “fare pressione” per un coinvolgimento attivo delle istituzioni per la soluzione della vertenza territoriale