Massa - Si è parlato della Farmoplant e dei problemi occupazionali della provincia apuana nel corso dell'incontro che si è svolto oggi nella Sala della Resistenza di Palazzo Ducale. Ad introdurre la conferenza un video realizzato alcuni anni fa che ha permesso di ripercorrere i fatti che portarono alla chiusura dello stabilimento chimico. Una storia difficile da raccontare, fatta di duri scontri politici (il PCI e i sindacati si schierarono contro la chiusura della fabbrica) e di manifestazioni di piazza. Nel corso della conferenza sono intervenuti Marcello Palagi, giornalista e storico esponente dell'Assemblea Permanente che si battè a lungo per il superamento dell'insediamento chimico, Luigi Mara, tecnico della Montedison di Pallanza, Luciano Pucciarelli, esponente politico ed ex consigliere regionale del PCI, Gianni Mattioli, ex ministro per le politiche comunitarie nel governo Prodi. Se Palagi, attualmente giornalista dell'Eco Apuano, ha ricostruito i fatti legati alla vicenda Farmoplant ricordando lo scandaloso "ribaltone" del risultato del referendum sullo stabilimento chimico, l'intervento di Pucciarelli, che allora era esponente del Pci, ha riguardato le responsabilità dei politici e dei sindacati, che per difendere i livelli occupazionali dimenticarono l'enorme rischio ambientale che si stava correndo. Una proposta concreta è invece arrivata da Luigi Mara, attivo nel dibattito nazionale sulle alternative all'industria chimica: la possibilità di un centro di documentazione sulla vicenda Farmoplant, per fare in modo che l'insegnamento che quei fatti dovrebbero portare alle nuove generazioni non vada perduto. L'indicazione è stata raccolta dall'Assessore alla Cultura della Provincia di Massa - Carrara, Fabio Evangelisti, a cui è stata affidata la chiusura della conferenza, che si è impegnato ad attivarsi nelle sedi opportune per discutere dell'idea del progetto. Prima della fine del dibattito ha preso la parola l'ex ministro Mattioli, che ha ricordato l'urgenza di politiche per uno sviluppo economico in armonia con l'ambiente, oggi sostenute anche dalla Cgil e da una parte dell'imprenditoria e del mondo politico. Prima delle conclusioni di Evangelisti c'è stato un intervento fuori programma di Severino Meloni del Canacem che, in rappresentanza dei comitati ambientalisti locali, ha ricordato la questione del Piano dei rifiuti e delle antenne, come esempio del fatto che anche oggi esistono gravi problemi di incomprensione tra sostenibilità e politica. Ascolta qui sotto le corrispondenze di Mario Baccigalupi.