Torna a far discutere il caso della gestione dei rifiuti alla Spezia: poco più di un anno fa l'emergenza che, a seguito della saturazione della discarica di Val Bona, aveva portato il caos in città, con cassonetti straripanti e l'amministrazione costretta a fronteggiare in poche ore la situazione, invidano camion carichi di rifiuti fuori provincia.
Oggi voci provenienti dal municipio spezzino parlano di una nuova emergenza all'orizzonte, sempre legata alla discarica di Val Bosca che, nonostante la serie di ampliamenti sarebbe nuovamente sul punto di saturarsi. Ma dai microfoni di Contattoradio Renzo Cozzani, assessore all'ambiente del Comune della Spezia, calma gli animi e chiarisce che “il periodo di conferimento esterno” era previsto, “in attesa che fosse completato il nuovo impianto”. Sulla gestione dei rifiuti alla Spezia sono molto critici i commenti degli ambientalisti che da anni seguono il caso: l'avvocato Roberto Lamma, impegnato al fianco di Legambiente e di altre associazioni per la tutela del territorio, replica a distanza all'assessore Cozzani dichiarando che “In linea generale la situazione dello smaltimento nella provincia della Spezia è da 20 anni in una fase molto delicata, spesso di emergenza. Non è stato mai approvato infatti un piano organico che introducesse un sistema integrato basato su una raccolta differenziata nei limiti minimi del decreto Ronchi.”
Secondo il piano provinciale dei rifiuti della Spezia, la situazione dovrebbe migliorare con la costruzione del nuovo impianto in Val di Magra, nel comune di Santo Stefano, dove dovrebbe sorgere una struttura per il trattamento dei rifiuti e la produzione di combustibile. Una mossa pesantemente contestata dai cittadini della zona: la Val di Magra, sostengono i membri del Comitato “Vivere bene la macchia” (nato proprio a tutela dell'omonima località), è già oggetto di pesanti insediamenti industriali e non possiamo sopportarne altri.
La complessità del caso-rifiuti nello spezzino, ricorda per certi versi al problematicità della situazione in provincia di Massa Carrara: manifestazioni e mobilitazione dei comitati cittadini, scontri e polemiche all'interno delle stanze della politica, intense trattative con le aziende responsabili dello smaltimento... tutti fenomeni che in queste ultime settimane sono al centro dell'attenzione sia nella provincia ligure che in quella toscana.