Un attacco senza precedenti, quello che Forza Italia ha sferrato nei confronti di Ali Rashid, vice responsabile dell' Autorità Nazionale Palestinese a Roma. La vice presidente del gruppo azzurro alla camera, on. Isabella Bertolini, ha chiesto in un interrogazione rivolta al Ministro degli Esteri, se non ritiene opportuno valutare l'eventualità di un provvedimento di espulsione nei confronti del rappresentante palestinese.
Il fatto che secondo la parlamentare giustificherebbe un provvedimento così duro nei confronti di un personaggio ritenuto da tutti un uomo del dialogo consiste nell'avere detto durante una diretta radiofonica a Radio 24, che Fiamma Nirnestein , farebbe propaganda per lo stato Israeliano. Rashid ha inoltre detto che la giornalista, presente alla trasmissione, vive in una colonia costruita nei territori occupati. Un fatto quest'ultimo che corrisponde a verità e che dunque non può essere considerato un offesa o, addirittura un intimidazione, secondo quanto scritto nell'interrogazione di Forza Italia.
Rispetto all'accusa di fare propaganda, se tale espressione si dovesse considerare un offesa, visto l'abbondante ricorso che di tale parola si fa normalmente nel dibattito politico, sarebbero in molti a dover essere condannati.
Gli ascoltatori ricorderanno, infatti, quando il Presidente del Consiglio Berlusconi si rivolse ad una giornalista dell' Unità dicendo che quello era un giornale che faceva solo propaganda. E' dunque un altro il motivo del'attacco a Rashid.
Il fatto è che come dimostrato anche dal basso profilo tenuto dalla delegazione italiana ai funerali di Arafat, il Governo Italiano ha ormai rinunciato a svolgere un ruolo autonomo in Medio Oriente, appoggiando completamente le posizioni di Bush e Sharon sulla questione palestinese.
Di questa opinione è anche Moreno Trusendi, amico di Ali Rashid e profondo conoscitore della questione palestinese. Secondo l' esponente del movimento pacifista carrarese, da noi intervistato, “anche i partiti della sinistra non si stanno rendendo conto della gravità della situazione e devono velocemente rimettere la questione palestinese al centro della loro attenzione”.