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  Massa - Carrara, più vicina al meridione che a Milano
La provincia apuana rimane la più povera della Toscana.
Massa-Carrara - Unioncamere, in collaborazione con l'Istituto Tagliacarne di Firenze, ha diffuso oggi i risultati dell'indagine sulla ricchezza prodotta dalle province italiane. Dall'inchiesta non emergono grosse novità rispetto alla classifica degli anni precedenti: si riconferma il divario tra il Nord ed il Sud del Paese. A guidare la classifica è sempre Milano, con 30.468 euro di valore aggiunto pro capite, ultimo posto per  Crotone, con 11.518 euro.

Il divario tra nord e sud è confermato dalla posizione di Isernia, la prima realtà del meridione, solo 57° su 103 province. Su questo aspetto, estremamente preoccupante, si è soffermato anche il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, il quale ha ricordato come non ci si possa rassegnare  ad un quadro che vede la provincia più ricca, generare una ricchezza due e volte e mezzo maggiore rispetto a quella più povera.

I dati di Unioncamere hanno, in questo momento, anche una valenza politica importante, vista la discussione molto accesa all'interno del Governo sul taglio delle tasse e sulla spesa pubblica. AN e UDC, partiti molto forti al sud e nel pubblico impiego, difficilmente potranno accettare, di fronte a un quadro così negativo, eventuali tagli in tali settori per trovare le risorse necessarie alla riduzione delle tasse volute dal premier.

Ma come si situa la Toscana in questa classifica dei ricchi e dei poveri? In gravissima difficoltà Prato che perde  7 posti dall'anno scorso e ben 17 dal 1995. Segno evidente che la crisi del tessile si sta facendo sentire pesantemente. Più in generale rimangono molto forti le differenze tra il capoluogo, Firenze, e le altre province. Basti pensare che per ogni 100 euro prodotti nella città di Domenici, a Massa - Carrara se ne creano solo 68. La provincia apuana rimane fanalino di coda della regione, con il suo 65° posto. Un dato negativo, nonostante ci sia stato un leggero miglioramento dal 1995, quando era 71°. Stupisce la differenza tra due territori contigui: i cittadini della Spezia sarebbero in grado, infatti, di produrre ben duemila euro l'anno in più dei cugini di Massa – Carrara.


Ultimo aggiornamento ore 17:50 del 23.11.04 | redazione
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