Massa-Carrara - Sono stati diffusi i dati riguardanti il mercato del lavoro nella provincia di Massa Carrara e relativi all'anno 2003 ed al primo semestre dell'anno in corso. Nel 2003 il tasso di occupazione è sceso al 40,3% con una contrazione dell' 1,4% rispetto al 2002. Aumenta, invece la disoccupazione che raggiunge il 7,7% del totale della forza lavoro con un incremento dello 0,6% sempre rispetto all'anno 2002. Una tendenza negativa che sembra potersi confermare anche nel 2004, visto anche il persistere delle difficoltà economiche del nostro comprensorio, legate alla congiuntura internazionale.
Il dato più preoccupante, in ogni caso, sembra essere quello relativo alla qualità dell'occupazione. Le nuove assunzioni sono in molti casi per lavoratori a part-time, con un aumento del ricorso a questo strumento anche per la componente maschile e rimane estremamente elevato il numero dei lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (quello che dopo l' entrata in vigore della legge 30 di riforma del mercato del lavoro, è definito contratto a progetto). La Cgil di Massa Carrara parla di 7000 lavoratori  atipici.
Resta da capire come possa questo quadro conciliarsi con la crescita del numero delle imprese che nel 2003 sono aumentate di 467 unità.   In forte crescita le imprese legate all'edilizia, che rischia di svolgere, come spesso accade nei periodi  di crisi, un ruolo di volano economico. Situazione diametralmente opposta invece per l'industria apuana che attraversa orami da tempo un lungo periodo di declino: una crisi che le numerose iniziative messe in campo dalle tute blu della provincia stanno tentando di fronteggiare, anche attraverso un'opera di sensibilizzazione della cittadinanza. Un protesta che trova il suo centro nevralgico nella tenda del lavoro, allestita in Piazza Aranci a Massa: e proprio da lì è partita la convocazione dell'assemblea dei delegati di fabbrica dell'industria apuana, in programma per  il prossimo 15 novembre.