Carrara -
Si chiamava Mohamed Alaya , il ventitreenne tunisino rimasto travolto dal cedimento di un muro di sassi e cemento, ieri pomeriggio alle 16 e 20, mentre lavorava all'esterno di un fabbricato in ristrutturazione ai margini di Torano, nel Comune di Carrara. Al momento del crollo erano presenti anche Agnello Cozzolino, proprietario dell'immobile e titolare della ditta che stava conducendo i lavori, e un altro operaio rumeno di 48 anni. Quest'ultimo è rimasto ferito in maniera piuttosto seria ed è stato ricoverato, mentre Cozzolino ha riportato una ferita non grave alla testa: è stato lui a chiamare il 118. Secondo i vigili del fuoco, sarebbero state le condizioni del tempo nelle ultime settimane a provocare un ulteriore peggioramento dello stato dell'edificio, già molto precario e “segnato” anche dall'alluvione del 2003. I permessi per il cantiere erano stati regolarmente rilasciati dal Comune nel 2003: tra gli abitanti di Torano si parla però delle cattive condizione del lavoro, svolto in economia e condotto a rilento. Alcuni hanno raccontato che il giovane Mohamed a volte dormiva dentro al rudere: per il riconoscimento si sono dovute aspettare alcune ore, perchè non portava con se documenti di identità. Sicuramente, però, si tratta di uno dei tanti giovani immigrati impiegati a basso costo per lavori di edilizia, e la mancanza di un pronto riconoscimento fa parte di un quadro molto ampio, socialmente rilevante ma per nulla dibattuto.
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