Carrara - È scontro tra le Rsu dei Nuovi Cantieri Apuania e la dirigenza dell'azienda: le rappresentanze sindacali non hanno proprio digerito le ore di straordinario fatte sabato da alcuni dipendenti su richiesta dei manager carraresi. Secondo le Rsu al cantiere ci sarebbero state vere e proprie pressioni, se non minacce, affinché il personale acconsentisse a lavorare anche nella giornata di sabato: una decina di operai più un numero imprecisato di impiegati accogliendo la richiesta, avrebbero ignorato le indicazioni dell'assemblea dei lavoratori che aveva optato per il blocco degli straordinari e di ogni flessibilità. La reazioni delle Rsu non si sono fatte attendere e questa mattina sono state organizzate due ore di astensione dal lavoro “Per ogni ora di straordinario non concordato con i sindacati” dicono le Rsu, chiarendo la loro linea “faremo due ore di sciopero”. La preoccupazione della maggior parte dei lavoratori di Nca è che le mosse dei dirigenti tradiscano il tentativo di tornare sulla linea dei tagli al personale: riuscire a portare a termine il lavoro con il 30% del personale (quello attualmente attivo a Marina, il restante 70% è invece in cassa integrazione) significherebbe dimostrare la validità del piano industriale dell'amministratore delegato Paolo Pietrogrande  che prevedeva appunto una serie di  licenziamenti. Il piano industriale era stato bocciato nel corso del tavolo di trattativa con il governo tenutosi a Roma  lo scorso 19 ottobre: in quell'occasione oltre a stabilire la necessità di un nuovo piano, erano state indicate le linee per il rilancio dell'azienda, affrontando anche la questione della ricapitalizzazione. Ma secondo le Rsu niente si sta muovendo in direzione di quegli obbiettivi e anzi, sarebbero iniziate a circolare voci molto preoccupanti sul coinvolgimento di partner importanti: sembra infatti che Fincantieri non sia più disponibile a partecipare al rilancio di Nca, nonostante proprio nel corso della trattativa romana Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, avesse dato il via libera per un accordo commerciale. Oltre al colosso della navalmeccanica italiana altri due soggetti da tempo coinvolti nel tentativo di ricapitalizzazione stanno tenendo un atteggiamento che le Rsu definiscono poco chiaro: Mps Merchant avrebbe dovuto entrare ufficialmente nell'operazione a settembre, ma la decisione è stata rinviata a fine anno; la Regione Toscana, uno dei partner istituzionali più attivi fino a poco tempo fa,  non ha ancora chiarito in che modo e attraverso quali canali darà il suo appoggio a Nca.
Tutti segnali questi che  preoccupano i dipendenti del cantiere di Marina di Carrara, sempre più incerti  sul futuro della loro azienda.